La Marshall vuole
riaprire Green Hill
Animalisti in allerta

Uno dei beagle «liberati»
Uno dei beagle «liberati»
Uno dei beagle «liberati»
Uno dei beagle «liberati»

La Marshall BioResources vuole riaprire Green Hill. E a rafforzare le speranze della multinazionale statunitense c’è ora la messa in mora dell'Italia - primo stadio della procedura di infrazione - da parte della Commissione Europea rispetto al Decreto legislativo 26/2014. Si tratta della norma che, ispirandosi proprio all’allevamento di beagle destinati alla vivisezione e alla ricerca scientifica di Montichiari, finito al centro di un’imponente protesta mondiale, vieta sul territorio nazionale di allevare cani, gatti e primati da impiegare come cavie. L’Ue - peraltro senza istruttorie formali, ma basandosi esclusivamente sulle segnalazioni dei colossi farmaceutici - ventila la possibilità che la legge italiana per la protezione degli animali da laboratorio sia troppo restrittiva rispetto agli altri Paesi comunitari. Una presa di posizione in netta contraddizione con le valutazioni delle commissioni di Bruxelles che avevano citato ad esempio il quadro normativo italiano che introduceva innovative forme di tutela per gli animali. Green Hill, dissequestrata dalla magistratura, non può riprendere l’attività proprio a causa del decreto ora finito nel mirino dell’Ue. Se il pressing dell’Europa dovesse spingere il Governo a rivedere la legge, si aprirebbero spiragli per la ripresa dell’attività di allevamento di beagle destinati a morire fra atroci sofferenze negli stabulari di scuole di chirurgia e laboratori di ricerca. Ovviamente la Marshall dovrebbe affidarsi ad un nuovo management. La rappresentante legale della società, Ghislaine Rondot, il veterinario aziendale Renzo Graziosi e il direttore di Green Hill, Roberto Bravi, oltre ad essere stati condannati nei primi due gradi di giudizio per maltrattamento e uccisione di animali a pene comprese fra un anno e un anno e sei mesi di reclusione, sono stati inibiti a svolgere attività di allevamento fino al 2017. C.REB.

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