La moschea nel mirino «Votate Lega e chiude»

di R.C.

Le elezioni amministrative nel 2019 a Orzinuovi potrebbero essere un referendum pro o contro la moschea aperta da circa tre anni nei locali dell'ex discoteca Primo Piano, in via Francesca. A dare il via alla campagna elettorale e a sollecitare il giudizio popolare sulla permanenza o meno del luogo di ritrovo e preghiera per i musulmani di Orzinuovi e dintorni è la Lega, che guarda con manifesta angoscia all'attività della moschea, contro la quale l'amministrazione del sindaco Andrea Ratti si mostrerebbe inerte. «L'unico modo per mettere definitivamente fine all'incubo sarà votare la Lega alle prossime elezioni comunali» augura il volantino distribuito a tappeto per denunciare che la moschea è ancora aperta. Un incubo che agita ancor più i leghisti orceani, dopo che nelle scorse settimane un imam egiziano che predicava in via Francesca è stato fermato dalla Digos di Perugia con l'accusa di istigazione al terrorismo e subito espulso. «Gli amministratori comunali ci dicono che chiuderanno la moschea, ma in verità non fanno nulla». Per la Lega di Orzinuovi la sala destinata al culto islamico è un abuso edilizio, contro il quale la segretaria e consigliere regionale Federica Epis ha puntato il dito già nel maggio 2017. «Nei locali dell’ex discoteca, l’associazione “Il Dialogo Interculturale” promuove attività di culto che comprendono le lunghe celebrazioni del Ramadan, la scuola coranica ogni sabato, incontri di preghiera, predicazioni di religiosi. Là dentro si svolgono attività riconducibili al culto che, non essendo previste dal Pgt in quell'immobile, devono cessare per legge». •

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