Lotta al batterio killer, via alle pulizie

di Cinzia Reboni
Le Acciaierie di Calvisano, uno dei tre siti produttivi nei quali è stato trovato il batterio della legionella
Le Acciaierie di Calvisano, uno dei tre siti produttivi nei quali è stato trovato il batterio della legionella
Le Acciaierie di Calvisano, uno dei tre siti produttivi nei quali è stato trovato il batterio della legionella
Le Acciaierie di Calvisano, uno dei tre siti produttivi nei quali è stato trovato il batterio della legionella

Le aziende hanno immediatamente attuato le misure contenute nell’ordinanza di sanificazione delle torri di raffreddamento, fonte della nebulizzazione del batterio della legionella. E non poteva essere altrimenti, considerato che sull'emergenza sanitaria deflagrata nella Bassa orientale è aperta un'inchiesta con l'ipotesi di epidemia colposa. Già stamattina alle Acciaierie di Calvisano si procederà con l’intervento di sanificazione degli impianti risultati positivi al morbo del legionario. L’operazione di «bonifica» è stata estesa anche su altri siti produttivi. «Anche le aziende siderurgiche non coinvolte per ora nei controlli sanitari hanno messo a punto tutte le verifiche necessarie ed hanno inserito nei piani di lavoro la sanificazione - conferma Francesco Bertoli, segretario generale della Fiom -. Questo è un dato positivo, che dimostra l’attenzione con la quale viene affrontato il problema». In sostanza, è stato intensificato il trattamento che veniva già effettuato di routine. «In pratica è stata aumentata la dose dei prodotti utilizzati per eliminare potenziali cariche batteriche - spiega ancora il sindacalista della Fiom - per evitare casi di contagio. In alcuni stabilimenti sono state chiuse le fontanelle d’acqua nei reparti di lavoro, anche se dall’Ats di Brescia è arrivata la rassicurazione che il batterio della legionella non proveniva dall’acquedotto. Sono infine stati fatti i controlli e le manutenzioni anche sugli impianti di aerazione». La sanificazione delle torri non comporterà lo stop del ciclo produttivo. Non ci saranno dunque ricadute negative sui tempi di lavorazione e produzione visto che la bonifica potrà essere ugualmente effettuata. Notizie confortanti arrivano anche sotto il profilo strettamente sanitario. «Non ci risulta che nelle aziende dove è stata individuata la presenza di legionella negli impianti ci siano stati casi di dipendenti colpiti né da polmonite, né da infezioni di natura respiratoria», spiega Bertoli. La battaglia contro la legionella è solo all'inizio. La Regione conta di estendere i controlli a tutte le aziende con torri di raffreddamento nell'area colpita dall'epidemia di polmonite batterica che ha infettato oltre 400 persone, 43 delle quali con positività alla legionella, provocando tre decessi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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