Massimiliano Tosoni: un addio tra lacrime e inquietanti interrogativi

di F.D.C.
Famigliari e amici di Massimiliano Tosoni sul sagrato della chiesa
Famigliari e amici di Massimiliano Tosoni sul sagrato della chiesa
Famigliari e amici di Massimiliano Tosoni sul sagrato della chiesa
Famigliari e amici di Massimiliano Tosoni sul sagrato della chiesa

A 40 giorni dalla morte, avvenuta l’11 settembre nel carcere brasiliano di Fortaleza, le ceneri del monteclarense Massimiliano Tosoni sono tornate a casa per una dignitosa sepoltura nel cimitero del paese. «Dio non giudica in base alle nostre mancanze - ha commentato nella sua omelia in Duomo il parroco don Cesare Cancarini - ma accoglie comunque tutti ed ama tutti indistintamente, senza dar conto delle ricchezze accumulate, come ci ha spiegato il Vangelo di Luca». Poco prima la lettura del brano evangelico «Quel che hai preparato di chi sarà?» con la parabola del ricco che pensa di costruire magazzini più grandi per posare il suo raccolto, ma Gesù lo ammonisce: «Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio». MASSIMILIANO era in carcere con la pesante accusa di omicidio, in attesa del grado di appello. Ma confidava nell’estradizione in Italia per scontare precedenti pendenze. L’11 settembre invece la tragedia, la scoperta in cella del corpo privo di vita. In un primo tempo era stato ipotizzato un malore, successive analisi hanno trovato nei tessuti tracce di una sostanza velenosa che potrebbe averne causato la morte. Gli inquirenti attendono risposte definitive dagli esami tossicologici. In chiesa ieri ad accogliere Massimiliano, papà Angelo e mamma Michela ammutoliti per la sorte di quel figlio che il 17 ottobre avrebbe compiuto 35 anni e presto li avrebbe resi nonni per la seconda volta. Alice, la compagna di Massimiliano partorirà una bimba tra circa un mese, probabilmente a casa della madre in Brasile e «spero che poi venga ad abitare qui da noi in Italia con l’altro nipote, Davi di sette anni», afferma Angelo Tosoni. A piangerlo ieri durante il funerale anche le sorelle Manuela, Monica, Laura, Barbara e Simona. Don Cesare ha voluto regalare loro due libri dedicati al «Cammino di un uomo» che «spero vi aiutino a superare questo momento difficile per la perdita di un fratello infinitamente amato».

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