«Mio fratello non era solo in quel posto»

di Riccardo Caffi
Marco Sossi aveva 29 anni
Marco Sossi aveva 29 anni
Marco Sossi aveva 29 anni
Marco Sossi aveva 29 anni

Autopsia sì, autopsia no. Nell’incertezza sull’effettivo svolgimento dell’esame autoptico (effettuato ieri per i famigliari, i carabinieri invece rinviano a domani) un alone di mistero continua a circondare la morte di Marco Sossi, il giovane mandriano originario di Borgo San Giacomo scomparso nella notte di lunedì e trovato morto giovedì pomeriggio in un canale nella campagna di Genivolta, il paese dove da otto anni abitava con i genitori Luigi e Giovannina Bruno, accanto alla sorella Mariangela.

FINO A IERI SERA comunque il magistrato non aveva ancora concesso il nulla osta per la consegna delle povere spoglie ai familiari, che non sono quindi in grado di fissare la data dei funerali.

«Sono in corso le indagini, ma quel che è certo - ne è convinta la sorella - è che in quel posto Marco da solo non ci è andato». Il corpo del mungitore che nella notte tra domenica e lunedì era uscito alle tre, in sella alla sua bicicletta elettrica, per recarsi alla stalla, dove non è mai arrivato, è stato ritrovato in un fosso, alle Tombe Morte di Genivolta, riverso a faccia in giù in 35 centimetri di acqua. «Di sicuro mio fratello non è annegato, perché non era gonfio, come è certo che non si è suicidato - aggiunge la sorella -. Inoltre non riusciamo a spiegarci il fatto che la bicicletta fosse addossata con cura a una sponda del canale, e vicino ad essa, ben piegati e in ordine, fossero appoggiati i suoi abiti da lavoro, mentre Marco si trovava più avanti, vicino alla riva opposta e senza le scarpe, che non sono ancora state travate». I familiari hanno dubbi anche sugli abiti trovati indosso al congiunto. «La felpa di Marco è a casa e quella che indossava ha un colore che non riconosciamo - osserva Mariangela Sossi - ma non siamo certi, perché l’acqua del canale potrebbe avere alterato il colore».

Tanti gli interrogativi ancora senza risposta. Tra questi, perchè Marco Sossi, uscito di casa per andare a lavorare alla cascina Brugnano, ha raggiunto la località Tombe Morte, una zona completamente isolata, in campagna, tra canali e piante e soprattutto in una direzione diversa rispetto a quella che avrebbe dovuto prendere per raggiungere il luogo di lavoro? Gli accertamenti riguardano anche i contatti telefonici per cui si sta cercando di individuare le ultime persone con cui ha parlato al cellulare. Accertamenti che vengono svolti puntualmente quando ci si trova di fronte a indagini su casi simili. E a quanto si è appreso ci sarebbero stati anche degli interrogatori.

Il corpo di Marco Sossi è stato ritrovato in un canale profondo 35 centimetri, difficile ipotizzare l’annegamento. Proprio da questo punto di vista l’autopsia si rivelerà determinante e anche gli esami tossicologici. Per l’esito dell’esame autoptico bisogna solitamente attendere una sessantina di giorni. Ma tra quanto emerge sin dalle prime fasi dell’autopsia c’è sicuramente la presenza o meno di acqua nei polmoni. Nel primo caso la morte è da attribuire ad annegamento, nel secondo che il corpo è finito in acqua dopo la morte.

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