Nel 2009 il via al progetto
Poi un’attesa lunga 7 anni

di Riccardo Caffi
I cartelli che avvisano del sequestro
I cartelli che avvisano del sequestro
I cartelli che avvisano del sequestro
I cartelli che avvisano del sequestro

Anno 2009. È la Provincia di Brescia a dare il via ai lavori, aprendo il cantiere per la realizzazione, al costo di 9 milioni, della circonvallazione all’abitato di Orzivecchi lungo la strada provinciale, ex statale 235 Orceana. L’intervento, che conclude oltre mezzo secolo di studi, viene accolto con sollievo dalla popolazione, che non vede l’ora di deviare dal centro il traffico sempre più intenso lungo l’asse che spacca in due il paese. Lontani gli anni in cui l’idea di una variante veniva scartata dal Comune, nel timore che, privo di traffico, il paese rimanesse privo di vita, amministratori e cittadini attendendono l’opera come una liberazione dal pericolo, dallo smog e dal rumore.

IL TRACCIATO interessa il territorio di Orzinuovi e di Orzivecchi e corre per circa 2,3 chilometri in parallelo al tracciato della ferrovia abbandonata all’inizio degli anni ’50. Parte dalla rotatoria in territorio di Orzinuovi, in corrispondenza dell’ex discoteca Kaluà e, oltrepassato Orzivecchi, giunge al confine con Pompiano, dove un’altra rotatoria sarà il punto di partenza per il futuro proseguimento della variante. I lavori, appaltati dalla Provincia di Brescia, vengono eseguiti dalla Locatelli spa, ma nell’ottobre 2010, quando l’opera volge al termine, la Procura di Brescia dispone il sequestro della variante, lungo la quale è stata denunciata la posa di scorie di fonderia, in gran parte non inertizzate, per la realizzazione del sottofondo stradale. Nei campioni di rifiuti prelevati i periti riscontrano la presenza di cromo esavalente, bario, fluoruri, molibdeno in percentuali pericolose, tanto che i comuni di Orzinuovi e Orzivecchi, la Provincia e Legambiente si costituiscono parti civili nel processo presso il Tribunale di Bergamo. La causa si conclude a fine 2015 con la condanna in primo grado dell’imprenditore Pierluca Locatelli e dei suoi collaboratori a complessivi 22 anni e mezzo di carcere.

LA PROVINCIA aveva chiesto un risarcimento di oltre 14 milioni, di cui 9 per demolire il tratto di strada già costruito e smaltirne i materiali e altri 3 milioni e mezzo per rifare l’opera. La sentenza condanna invece Locatelli e la moglie a risarcire in solido la Provincia per 577 mila euro, oltre a 50 mila euro per i danni morali (in solido con gli altri imputati) e a risarcire con la somma di 100 mila euro ciascuno i comuni di Orzinuovi e Orzivecchi.

Prima di riaprire il cantiere, la Provincia ha ritenuto necessario procedere ad ulteriori verifiche, affidate all’ingegner Sergio Cavallari, così da poter procedere al completamento. Che a quanto pare è imminente.

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