«Noi, tornati a vivere grazie all’altruismo di persone speciali»

I relatori della serata dell’Aido
I relatori della serata dell’Aido
I relatori della serata dell’Aido
I relatori della serata dell’Aido

Gloria Baronchelli «Donare: questa sì che è vita» è l’incisivo slogan della campagna di sensibilizzazione promossa dall’Aido provinciale che ha recentemente fatto tappa a Pavone con due testimonial straordinari. A dialogare con i giovani che affollavano il centro polifunzionale sono stati Sara Capuzzi, ventiquattrenne sottoposta a due trapianti di rene e Andrea Scotuzzi, 25enne di Manerbio, vivo grazie ad un trapianto di cuore subito sette anni fa. «Non è solo importante che decidiate di diventare donatori di organi, ma conta soprattutto che sappiate convincere altre persone a seguire la vostra scelta - ha affermato Sara Capuzzi -. Il pensiero di poter con un gesto restituire alla vita un’altra persona dovrebbe essere già un incentivo sufficiente a donare». Andrea Scotuzzi ha posto l’accento sulla filosofia dell’Aido, «non so a chi dono, ma so perché dono. Serve una svolta culturale per accorciare le liste delle persone in attesa di un trapianto». «Anche per questo, la campagna alla donazione - ha spiegato l’assessore alla Cultura Graziella Saldi - ha coinvolto anche le scuole». Quello della cultura del dono è stato un tema ripreso dalla presidente provinciale dell’Aido Rosaria Prandini e dal vice Lino Lovo. Sono già oltre 70 i Comuni bresciani, tra i quali Pavone, che consentono di esprimere il consenso alla donazione di organi al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità. Le modalità sono state illustrate dal consigliere comunale con delega ai Servizi Sociali Claudio Guarneri e dal sindaco Maria Teresa Vivaldini. •

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