«Referendum sull’acqua: trasparenza prima di tutto»

In attesa che venga fissata la data per il referendum sulla gestione del servizio idrico integrato, il Comitato Acqua Pubblica sta mettendo a fuoco i nodi da sciogliere. «Ci siamo appellati alla Commissione di garanzia che ha di fatto validato la nostra iniziativa, in modo che la stessa vigili sull’iter referendario - spiega il portavoce del Comitato, Mariano Mazzacani -. Abbiamo anche chiesto un incontro al prefetto in merito alla richiesta di accorpamento alle elezioni, inviata al ministero dal presidente della Provincia. Il nodo infatti resta quello delle risorse finanziarie necessarie all’organizzazione della consultazione referendaria, che sono a carico del Broletto. Su tali costi il nostro Comitato ritiene che vi sia la piena legittimità formale e politica per un’iniziativa che riguarda un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua, prima ancora che questo sia definito servizio di interesse economico». Sul ruolo del Broletto in questa delicata partita, Mazzacani non ha dubbi: «É evidente che intende privatizzare la gestione del servizio idrico integrato, e sta agendo in questo senso come un rullo compressore. Nell’agosto 2015, ancora prima della famosa assemblea dei sindaci in cui molti votarono, obtorto collo, l’unica proposta avanzata dal Consiglio provinciale, inviammo una lettera in cui esprimevamo la nostra contrarietà al disegno di totale e definitiva privatizzazione della gestione. In quella lettera chiedevamo un tavolo progettuale, ma per tutta risposta ci fu offerta l’istituzione di un “innocuo” osservatorio». Per quanto riguarda invece l’attività organizzativa, spiega Mazzacani, «istituiremo comitati locali e promuoveremo incontri pubblici. Visto che la campagna riguarda tutti i cittadini della provincia per i prossimi 30 anni, l’attività sul territorio interesserà in modo massiccio reti ed organizzazioni della società civile, del mondo cattolico e del mondo ambientalista. Stiamo mettendo a punto una serie di incontri informativi anche con Ugo Mattei, tra gli estensori del quesito referendario del 2011». • C.REB.

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