«Rinforzate l’argine del fiume»
Stop alla centralina sul Chiese

di Valerio Morabito
La centralina idroelettrica costruita sul fiume Chiese a Calvisano
La centralina idroelettrica costruita sul fiume Chiese a Calvisano
La centralina idroelettrica costruita sul fiume Chiese a Calvisano
La centralina idroelettrica costruita sul fiume Chiese a Calvisano

Lavori conclusi alla centrale idroelettrica sul fiume Chiese di Calvisano, ma non c’è ancora il via libera della Provincia di Brescia che nelle ultime settimane ha sollecitato l’adozione di accorgimenti per un miglior funzionamento della struttura.

«IN SOSTANZA la Provincia ha invitato la Calvisano Hydro Srl a mettere in sicurezza l’argine destro in modo da evitare il rischio frane e smottamenti in futuro», ha specificato il sindaco Giampaolo Turini.

Così nelle tre settimane appena trascorse l’azienda ha proceduto alla realizzazione delle opere aggiuntive chieste dall’ente preposto al controllo, ovvero l’Aipo (Agenzia interregionale per il fiume Po).

«L’argine destro del fiume Chiese, nel punto dove sorge la centrale idroelettrica, è stato messo in sicurezza negli ultimi giorni di dicembre e in seguito i tecnici dell’Aipo hanno proceduto al sopralluogo di verifica per controllare che tutto fosse stato realizzato nel rispetto delle regole», ha spiegato il primo cittadino.

«A questo punto attendiamo soltanto l’ok da parte della Provincia di Brescia per mettere in funzione l’attività della centrale idroelettrica», ha concluso Turini.

L'impianto di Calvisano avrà una potenza media di 319 kilowatt e la centrale idroelettrica si candida ad essere del tipo «in flow», ovvero produrrà energia sfruttando il dislivello. Attraverso opere di adduzione, canali e gallerie di derivazione l'acqua verrà convogliata in vasche di carico e, mediante condotte forzate, nelle turbine attraverso valvole di immissione (di sicurezza) e organi di regolazione della portata (distributori) secondo la domanda d'energia.

L'acqua mette in azione le turbine tornando poi nel fiume. In un contesto del genere, tra l’altro, l’imperativo categorico è stato quello di rispettare l’ambiente circostante. Infine l’aspetto economico: secondo una convenzione stipulata tra il Comune e la ditta Calvisano Hydro Srl, «è prevista un'entrata per l’ente pari al 5% sul ricavo netto derivante dalla produzione e vendita di energia elettrica dell'impianto, corrispondente a circa 20mila euro annui».

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