Salvano la vita a un camionista mentre danno la caccia ai ladri

I  carabinieri   hanno effettuato un salvataggio in extremis
I carabinieri hanno effettuato un salvataggio in extremis
I  carabinieri   hanno effettuato un salvataggio in extremis
I carabinieri hanno effettuato un salvataggio in extremis

Stavano cercando gli autori di un furto i carabinieri che nella notte di venerdì si sono trasformati in soccorritori salvando la vita di un camionista dell’Est europeo. È successo sul territorio di Capriano, protagonista un equipaggio del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Verolanuova che era stato inviato in paese sulle tracce di due persone che avevano appena ripulito il bar «La Piazzetta».

PERCORRENDO via Trento alla ricerca dei ladri, i militari - l’equipaggio era composto dall’appuntato Valentino Donadeo e dall’appuntato scelto Mauro Desogus - hanno affiancato un camion con targa russa il cui conducente era disteso a terra: era nel mezzo di una crisi respiratoria causata dall’asma, e poco distante c’era, abbandonato, un dispenser del farmaco da inalare che lo avrebbe salvato se solo non fosse stato esaurito.

I due carabinieri hanno immediatamente richiesto via radio l’intervento di personale sanitario, ma visto il progressivo aggravarsi delle condizioni dell’uomo colto da malore, un 53 enne di nazionalità bielorussa che dopo un po’ ha perso conoscenza, hanno ricontattato il medico del servizio 118 che ha indicato loro, come unica soluzione per gestire la situazione d’emergenza nell’attesa dei soccorritori, la pratica di un massaggio cardiaco e della respirazione bocca a bocca.

Così uno dei due militari, abilitato al primo soccorso grazie a una preparazione specifica, ha iniziato a cercare di rianimare il camionista mentre l’altro fermava le autovetture in transito nella speranza che su uno dei veicoli ci fosse un medico o comunque un soccorritore qualificato.

È andata bene dal punto di vista dell’autotrasportatore: l’appuntato lo ha rianimato per circa 15 minuti, e a un certo punto uno degli automobilisti fermati, alle prese con lo stesso problema respiratorio, ha offerto fortunatamente un dispenser analogo a quello della persona colpita da malore.

Dopo un paio di somministrazioni attraverso la respirazione artificiale il 53enne ha ripreso conoscenza. Infine è arrivata l’autoambulanza, e i sanitari hanno applicato all’uomo la maschera dell’ossigeno offrendogli le altre cure del caso. Riprese le normali funzioni vitali il malcapitato ha rifiutato il ricovero in ospedale, ma ha ringraziato commosso i due carabinieri senza il cui intervento, come è stato sottolineato anche dal medico del 118 arrivato con l’autolettiga, avrebbe rischiato la vita.

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