Scuole nella storia
Il «Dandolo» celebra
carriera e fondatori

Il titolo del convegno - «I sessant’anni dell’Istituto Dandolo tra storia, educazione e territorio» - riassume da solo il senso dell’appuntamento celebrativo che giovedì metterà in vetrina l’anniversario e il prezioso ruolo educativo della ex scuola professionale (oggi Istituto di istruzione superiore) che ha sede in piazza Chiesa a Bargnano di Corzano.

Dalle 9 alle 12.30, nell’aula magna dell’Istituto l’anniversario diventerà una occasione per ripercorrere la storia della famiglia Dandolo e per riflettere sulla tradizione educativa e formativa della scuola della frazione, che oggi accoglie un migliaio di studenti. Dopo i saluti del sindaco di Corzano Giovanni Benzoni interverranno l’ex preside Piero Maffeis, artefice dello sviluppo del Dandolo tra la fine del ’900 e l’inizio del 2000; il presidente delle Iar (Istituzioni agrarie raggruppate) Angelo Balsamo; quello dell’associazione ex alunni Marino Lorenzi; l’ex dirigente Rosa Vitale.

Ivana Pederzani, docente dell’Università Cattolica di Milano e autrice del volume «I Dandolo. Dall’Italia dei Lumi al Risorgimento», si soffermerà in particolare sulla figura di Vincenzo (1758-1819), scienziato, agronomo e filantropo.

LA SCUOLA di Bargnano ha sede nell’ex villa padronale realizzata nei primi anni del secolo scorso da Ermellina Maselli, vedova del conte Tullio Dandolo. Alla sua morte, nel 1908, la donna destinò l’immobile all’istruzione e alla formazione dei giovani nel settore agricolo. Come le altre ville padronali di un tempo, l’edificio che costituisce oggi la parte più antica dell’Istituto ha una forma rettangolare e un porticato sorretto da colonne. Oggi il tutto è di proprietà della Fondazione Iar ed è affidato in comodato d’uso gratuito alla Provincia. La casa padronale, architettonicamente integra, è stata ristrutturata sei anni fa e ospita al piano terra la cucina e la mensa, e al primo piano biblioteca, aule, convitto e infermeria. R.C.

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