Sotto esame l’acqua potabile Turini: «Aspettiamo le analisi»

di V.MOR.
L’assessore Giulio Gallera
L’assessore Giulio Gallera
L’assessore Giulio Gallera
L’assessore Giulio Gallera

Capire a che cosa è dovuta questa escalation di ricoveri per la polmonite, con la brutta sorpresa della Legionella: l’assessore regionale Giulio Gallera ha confermato che le autorità sanitarie stanno concentrando gli sforzi sulla difficile situazione sanitaria della Bassa bresciana orientale. Al momento tutte le ipotesi, o quasi, sono sul tavolo. Compreso il sospetto maggiore, che l’infezione sia in qualche modo collegata all’acqua potabile. È forte il dubbio che la polmonite sia stata innescata dal consumo dell’acqua. Una considerazione, è bene sottolineare per evitare allarmismo, che non è una certezza. Però nel ventaglio delle ipotesi da investigare è finito anche il fiume Chiese, il minimo comun denominatore dei territori investiti dalla polmonite. Un nesso forse azzardato, ma il timore di inquinamento delle falde che alimentano poi le reti idriche è molto forte. Difficile comunque in questa fase trovare una risposta ai tanti, troppi, punti interrogativi. Ai laboratori ed al personale delle strutture di protezione sanitaria il compito di delineare un quadro di quanto accaduto. A confermare la situazione delicata anche le parole del sindaco di Calvisano, Giampaolo Turini, che in qualità di autorità sanitaria da un lato ha voluto tutelare il proprio territorio e dall'altro ha cercato di evitare inutili allarmismi. È su questo doppio binario che si sta muovendo il primo cittadino di Calvisano, in attesa di capire che cosa ha causato le decine di casi diagnosticati in questi giorni. Giampaolo Turini ha confermato che «in questi giorni all’ospedale di Montichiari si sta verificando un aumento significativo di casi di polmonite provenienti dai comuni limitrofi, tra cui Calvisano. Le cause non sono ancora state diagnosticate e sono in corso tutte le indagini epidemiologiche necessarie da parte di Ats». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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