Urago e la ciclabile inutile Un appello alla Provincia per rimediare alla beffa

di M.MA.

«La pista ciclabile nel sottovia tra Tav e Brebemi dovrà essere al centro di un tavolo urgente in Provincia: bisogna trovare rimedio per un vero e proprio scandalo». L’annuncio, o meglio la richiesta, arriva (dopo che «Bresciaoggi» ha denunciato la realtà di un’opera inconcepibile e inutile) dal sindaco di Urago d’Oglio, Antonella Podavitte. Al confine tra Rudiano e Urago, la struttura non è mai stata ultimata e rappresenta un caso emblematico di spreco di risorse pubbliche. A gestire il progetto era stato Cepav2, responsabile della realizzazione della tratta Treviglio-Brescia dell’alta velocità ferroviaria: ne è uscita una cosa ridicola, con angoli retti e scalini al posto di curve e scivoli per l’accesso e gli spostamenti. «NON È TUTTO - rincara Podavitte -, sul nostro territorio la pista non è neppure stata ultimata, così che una volta usciti dal sottovia pedoni e ciclisti si trovano, o meglio si troverebbero nel nulla. Una situazione degna delle peggiori opere pubbliche all’italiana, rispetto al quale pretendiamo un rapido rimedio». Per evitare danni oltre la beffa, ovvero incidenti, il primo cittadino uraghese ha anche imposto di far murare l’uscita verso il paese che amministra: «I colossi delle opere pubbliche fanno porcherie per i nostri concottadini - spiega - e io dovrei consentire l’utilizzo con il rischio che una volta accettata l’opera siano i sindaci a sopportare le conseguenze di eventuali incidenti? Non voglio andare in carcere per il Tav». Intanto Urago di è accordata con Rudiano per investire in un ipotetico completamento del tracciato i circa 60 mila euro che arriveranno nei prossimi mesi per la realizzazione dell’Area vasta di Chiari. Se ne renderanno disponibili per lo stesso scopo altrettanti sotto forma di oneri per l’area artigianale del nuovo Pgt di Castrezzato, ma con 120 mila euro è possibile ultimare la pista? «Certamente no - taglia corto Podavitte - e ci aspettiamo che, con le pressioni della Provincia, finalmente Cepav si sieda attorno a un tavolo per discutere l’ultimazione».

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