Vite spezzate sull’asfalto Domani l’addio ad Andrea

di V.MOR.
Andrea Andreoletti: aveva 19 anni
Andrea Andreoletti: aveva 19 anni
Andrea Andreoletti: aveva 19 anni
Andrea Andreoletti: aveva 19 anni

Da una parte la morte inaccettabile di un ragazzo di appena 19 anni; dall’altra il dolore immenso della sua famiglia, talmente desiderosa di avere un figlio da adottarlo per poi vederlo morire in un orribile incidente stradale. Sono ore davvero pesanti quelle che stanno trascorrendo a Isorella dopo la scomparsa di Andrea Andreoletti, avvenuta lunedì sera sulla strada a Visano. I genitori del giovane morto al volante di una Panda avevano desiderato per tanti anni un bambino. Un dono che non era ancora arrivato, e che li aveva spinti ad adottare Andrea quando era un bambino piccolissimo venuto al mondo in Romania. Da allora sono trascorsi anni felici, finiti terribilmente con lo schianto avvenuto lunedì sera lungo la strada provinciale 29 alle porte di Visano. DOPO IL PUGNO nello stomaco, padre e madre hanno dovuto far fronte anche allo strazio del riconoscimento della salma direttamente sul luogo dell’incidente; poi hanno dovuto iniziare a fare i conti con la rassegnazione; con l’inevitabilità della separazione. La salma di Andrea si trova nell’abitazione di Isorella dove è stata allestita la camera ardente, e quella casa si è trasformata già ieri nella meta di un pellegrinaggio di dolore: quello dei parenti e degli amici. Una processione laica in attesa che venga celebrato il funerale. L’ultimo saluto al 19enne verrà dato domani alle 14.30, nella chiesa parrocchiale della cittadina: ci sarà tutto il tempo, per chi lo conosceva, per scavare nella memoria e fissare nella mente una immagine vitale di questo ragazzo che da circa un anno aveva concluso gli studi nella Scuola bottega di San Polo, a Brescia. «Ciao Andrea, ora che fai parte del cielo sei un angelo»: è uno dei tanti commenti pieni di strazio e di affetto che si leggono in queste ore nei social, postato in questo caso da Gabriella. Altri pensieri sono arrivati dal Gruppo sportivo karate di Gambara che la vittima frequentava: le arti marziali erano una delle sue grandi passioni. «Perchè? Ci mancherai», si è chiesto con dolore Claudio Zucchelli della scuola di karate. Un interrogativo senza risposta e un bisogno di ricordare che in queste ore stanno attraversando un’intera comunità.

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