Bottiglia incendiaria
contro un
ambientalista

La bottiglia molotov sprigiona una fiammata nel cortile Sullo sfondo si intravede il responsabile del raid incendiario
La bottiglia molotov sprigiona una fiammata nel cortile Sullo sfondo si intravede il responsabile del raid incendiario
La bottiglia molotov sprigiona una fiammata nel cortile Sullo sfondo si intravede il responsabile del raid incendiario
La bottiglia molotov sprigiona una fiammata nel cortile Sullo sfondo si intravede il responsabile del raid incendiario

Le immagini sono limpidissime: un individuo accende la miccia formata da uno straccio imbevuto di liquido infiammabili e poi lancia la bottiglia incendiaria verso l’obiettivo. La fiammata investe il cortile senza provocare fortunatamente gravi danni. Grazie al video girato dal sistema di videosorveglianza potrebbe essere presto identificato il responsabile dell’intimidazione a Daniele Bulgarini. Il gesto potrebbe essere legato all’attività svolta dallo storico ambientalista di Chiari che ha ottenuto recentemente una serie di provvedimenti restrittivi nei confronti di impianti inquinanti. Il raid risale all’11 maggio: sono da poco trascorse le 21 quando una persona in sella alla motocicletta si avvicina alla proprietà del 48enne. Si vede l’individuo con il volto coperto che lancia la bottiglia molotov verso l’autorimessa, ma per fortuna l’ordigno incendiario artigianale finisce nel cortile. Sul caso sta indagando la procura. Le battaglie ambientaliste di Bulgarini stanno lasciando il segno. L’ultima riguarda un’azienda suinicola con poco meno di 5 mila maiali priva dell’Autorizzazione integrata ambientale. La reazione di Bulgarini a questo attentato è stata sarcastica: «Sono andati a fare la legna in un buon bosco», che tradotto in senso esplicito significa: «Hanno trovato la persona sbagliata: questo gesto non solo non mi fa paura, ma conferma che abbiamo a che fare con degli affamati di denaro, così ingenui e affamati da commettere errori imperdonabili. Ora la procura sarà ancora più a fianco della mia causa, ne sono certo». • M.MA. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Suggerimenti