CHIARI. Agli arresti domiciliari prenota la prestazione sessuale in chat

Escort sequestrata
e abusata per ore
da un suo cliente

La escort (foto d’archivio) è stata sequestrata, minacciata, picchiata e abusata per quasi tre ore dal manovale 51enne agli arresti domiciliari
La escort (foto d’archivio) è stata sequestrata, minacciata, picchiata e abusata per quasi tre ore dal manovale 51enne agli arresti domiciliari
La escort (foto d’archivio) è stata sequestrata, minacciata, picchiata e abusata per quasi tre ore dal manovale 51enne agli arresti domiciliari
La escort (foto d’archivio) è stata sequestrata, minacciata, picchiata e abusata per quasi tre ore dal manovale 51enne agli arresti domiciliari

rimasta per tre ore in balìa del suo sequestratore che, alterato da un mix di cocaina e alcol e armato di un coltello da cucina, ha cominciato a prenderla a schiaffi e pugni per costringerla a sottostare alle sue perversioni sessuali. Lei, completamente nuda, nonostante le botte e quelle mani che si insinuavano con violenza in ogni parte del suo corpo, ha mantenuto il sangue freddo e con il coraggio e la personalità forgiati da una «professione» molto particolare come quella di escort, è riuscita dapprima ad instaurare un dialogo con il cliente in preda a un raptus, e poi a distrarlo il tempo necessario per lanciare l’allarme con il suo smartphone. Con un whatsapp ha allertato un’amica. Un messaggio di poche parole. Indirizzo della casa dove era sequestrata e un’invocazione: «aiuto».

NEL GIRO DI POCHI minuti i carabinieri di una pattuglia del Radiomobile di Chiari hanno fatto irruzione nell’abitazione del manovale 51enne di Chiari, agli arresti domiciliari per spaccio di droga.

L’inquilino ha reagito avventandosi contro i militari dell’equipaggio, ma è stato immobilizzato e arrestato al termine di una breve ma violenta colluttazione. Si è conclusa così all’alba di venerdì la notte da incubo di una 37enne romena, medicata al pronto soccorso di Chiari per i traumi riportati alla testa, allo zigomo e al naso. I lividi che le deturpano il viso scompariranno fra una manciata di giorni, le ferite subite nell’animo per l’umiliazione e lo shock, forse non guariranno mai. L’altroieri il 51enne è comparso davanti al giudice che ha convalidato l’arresto, disponendo che il manovale resti in carcere. Deve rispondere di sequestro di persona, lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale. I suoi precedenti incideranno nel già pesante quadro giudiziario: in passato, stando ai carabinieri, aveva già aggredito delle prostitute.

Durante il blitz i carabinieri hanno sequestrato un involucro contenente della cocaina e il coltello da cucina usato per minacciare la vittima. Gli accertamenti del nucleo investigativo hanno ricostruito, anche grazie alla testimonianza della escort, ogni dettaglio del sequestro. La 37enne è stata contattata dal manovale attraverso un portale di inserzioni hard che offre, appunto, prestazioni sessuali a domicilio. Chattando, il cliente e la escort hanno concordato le modalità dell’incontro a luci rosse e il costo: duecentocinquanta euro.

QUANDO, ATTORNO alle 3, la romena è entrata nell’abitazione del 51enne, si è resa subito conto del pericolo latente. Il cliente era visibilmente aggressivo e alternava pesanti insulti a sfondo sessuale a frasi senza senso. L’odore di alcol che trasudava non lasciava spazio a dubbi sulla sua alterazione. A quel punto la escort ha deciso di rinunciare alla prestazione sessuale, ma è stata immediatamente minacciata con un grosso coltello da cucina. Poi il 51enne ha chiuso la porta ed ha cominciato a picchiare e palpeggiare la romena, che nel frattempo, sotto la minaccia del coltello, era stata costretta a spogliarsi. «Ho avuto paura di essere ammazzata», ha confidato la vittima ai carabinieri che l’hanno liberata. La escort ha cercato in ogni modo di far desistere il 51enne, impietosendolo o cercando di imbastire un dialogo. Lui si calmava per qualche minuto, poi ricominciava a tormentare la vittima. Ad un certo punto le ha addirittura strofinato sotto le narici della cocaina, obbligandola ad aspirare lo stupefacente. Attorno alle 6, la 37enne è riucita ad inviare un messaggio a un’amica. L’inizio della fine dell’incubo. N.S.

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