A caccia di ungulati col fucile modificato Un 55enne nei guai

di P.BAL.
L’arma modificata sequestrata dalla polizia provinciale
L’arma modificata sequestrata dalla polizia provinciale
L’arma modificata sequestrata dalla polizia provinciale
L’arma modificata sequestrata dalla polizia provinciale

Alle battute di caccia di frodo durante l’apertura della stagione venatoria ci si è abbastanza abituati; un po’ meno ai tentativi di saccheggio nel bel mezzo della stagione riproduttiva degli animali selvatici. Questi sono i tempi in cui gli ungulati (e non solo), cervi, caprioli, camosci e stambecchi mettono al mondo e allevano i piccoli, e nonostante il periodo delicatissimo, un bracconiere molto bene attrezzato residente nella bassa Valsabbia ha provato a inquadrarli nel mirino. Fortunatamente il suo tentativo è stato mandato a monte dagli agenti del Nucleo ittico-venatorio della polizia provinciale del distaccamento valsabbino. Impegnati lunedì sera in un servizio mirato nel comune di Valvestino, i poliziotti hanno individuato e fermato il protagonista 55enne di questa storia creandogli un bel guaio giudiziario. Il cacciatore mancato di ungulati se ne andava infatti in giro con un fucile di precisione dotato di cannocchiale, ma anche di un silenziatore costruito artigianalmente, e la modifica dell’arma per cui è stato denunciato (oltre che per gli evidenti illeciti venatori) è un reato molto serio nel nostro ordinamento. •

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