Ambulatori
e assistenza:
patto a due
con Tignale

Diciotto frazioni distribuite in un territorio di oltre settanta chilometri quadrati che va dall’unico borgo a lago, Campione, fino a Vesio, Cadignano, Villa e Sermerio, collocate sull’altopiano gardesano a 700 metri di altezza.

Questo è il Comune di Tremosine sul Garda, che conta una popolazione di 2121 abitanti, di cui il 30% anziani: 264 nella fascia d’età tra i 60 e i 70 anni, 188 tra i 70 e gli 80 e 152 over 80. Se consideriamo che il Comune dista ben 18 chilometri dal primo punto ambulatoriale posto a Gargnano, 45 dall’ospedale di Gavardo e 25 circa da quello di Arco, in territorio trentino, è facilmente intuibile che per i residenti la qualità della vita sotto il profilo sanitario sia piuttosto complicata, con strutture e ambulatori distanti dai borghi montani.

PROPRIO PER QUESTO motivo nei giorni scorsi è stato siglato un accordo di collaborazione con l’azienda speciale casa di riposo Manlio Bonincontri del limitrofo Comune di Tignale, per l’attivazione di servizi alla persona. L’accordo di 12 ore settimanali si svolgerà in parte agli ambulatori comunali di Vesio e di Pieve e in parte alla Fondazione Cozzati-Girardi, ed è comprensivo di trasferimenti da Tignale a Tremosine: prevede prestazioni infermieristiche e prelievi ambulatoriali e domiciliari mediante infermieri professionali a favore dei residenti di Tremosine, favorendo la domiciliazione e la territorialità, con un costo di 35 euro per ogni ora di servizio. Un modo per rimediare a una parte dei disagi che affliggono un territorio isolato e diviso.L.SC.

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