Bancomat nel mirino: uno regge, l’altro salta

di Alessandro Gatta

Assalto al bancomat fallito a Manerba e riuscito a Verona: i carabinieri indagano su quella che potrebbe essere la stessa pista, e la stessa banda. Due colpi molto ravvicinati, due tecniche diverse: ma ci sarebbero degli elementi che potrebbero in qualche modo «unire» le due vicende.

A Manerba l’assalto mancato si è registrato poco prima delle 3: tre banditi hanno cercato di scassinare il distributore automatico delle banconote della Bcc del Garda di via Gassman, nella zona commerciale vicino al Crociale. I malviventi hanno provato a forzare il bancomat, probabilmente con una leva, ma hanno dovuto lasciare il campo a gambe levate (e a mani vuote), probabilmente disturbati da qualcosa, forse degli automobilisti di passaggio. Quando i carabinieri sono arrivati sul posto i malviventi erano già lontani. In prima battuta si pensava avessero agito utilizzando la cosiddetta «marmotta», una lunga pala di ferro imbottita di esplosivo che va inserita proprio all’interno degli Atm per farli saltare. Niente di tutto questo: nessuna traccia di polvere, né tanto meno di un’esplosione mancata, ma solo i segni evidenti di uno scardinamento riuscito solo a metà.

I rapinatori hanno oscurato le telecamere della banca prima di cominciare il lavoro. Ma si potrebbero ricavare elementi utili dalle telecamere degli altri esercizi commerciali, oltre che a quelle comunali. Si sarebbero avvicinati in auto, parcheggiata poco lontano (magari con un quarto complice rimasto a bordo). Raggiunta la banca a piedi e indossando un passamontagna hanno tentato il colpo, ma hanno dovuto desistere. Nemmeno un’ora più tardi a Verona il colpo è riuscito, alla Banca Popolare di via Fincato. I banditi hanno sfondato la vetrata con un’automobile, a quanto pare una Fiat, quindi hanno fatto esplodere un ordigno artigianale che ha fatto saltare lo sportello. Sono riusciti a fuggire con un bottino di circa 100mila euro.

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