Chiatta affondata,
dieci giorni per
disinnescare la «bomba»

I sub torneranno stamattina sul relitto della chiatta affondata
I sub torneranno stamattina sul relitto della chiatta affondata
I sub torneranno stamattina sul relitto della chiatta affondata
I sub torneranno stamattina sul relitto della chiatta affondata

Luciano Scarpetta È stato presentato ieri pomeriggio in Prefettura il progetto definitivo del piano di recupero per liberare la condotta fognaria sublacuale «intrappolata» sul fondale a 30 metri di profondità dalla chiatta affondata davanti al Casinò di Gardone Riviera. «IL PIANO è stato condiviso da Garda Uno - ha spiegato in serata il sindaco di Gardone, Andrea Cipani, appena terminato l’incontro fiume - ma saranno necessari alcuni giorni, si pensa una decina, per individuare il mezzo e il personale idoneo». Per riposizionare la condotta nella sede originale alla quota di 12 metri sopra il fondale, è stata scartata l’idea di spostamento verticale della chiatta. Operazione troppo rischiosa. Lo scafo verrà trascinato con un mezzo meccanico da terra, «probabilmente un paranco di quelli utilizzati per recuperare i bus precipitati nelle scarpate», seguendo a ritroso il solco causato dalla barca stessa durante lo scivolamento sul fondale. Oltre al prefetto Annunziato Vardè e al suo vice Salvatore Pasquariello, erano presenti tavolo di lavoro tutti i soggetti coinvolti nella vicenda della barca affondata con il suo carico di laterizi sopra la tubatura che trasporta i reflui fognari da Salò a Maderno: il sindaco di Gardone Riviera Andrea Cipani e il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, i rappresentanti di Garda Uno, Guardia Costiera, il nucleo sommozzatori dei Volontari del Garda in qualità di Protezione vivile, i Carabinieri di Salò e Gardone Riviera, Autorità di bacino, la ditta incaricata dei lavori edili a Villa Itolanda, il proprietario dell’imbarcazione affondata e due nuovi soggetti, Arpa di Brescia e Asst. C’era anche il consulente di Garda Uno Graziano Falappa, ingegnere, commissario al Ministero dell’ambiente, artefice del recupero della Costa Concordia: «Nelle prossime ore - ha detto - inizieranno le attività preparatorie sul fondale: la cosa positiva di questo incontro è che la ditta ha scelto la modalità del traino del natante, anche se su alcune procedure da loro individuate durante la presentazione del progetto nutriamo qualche dubbio e non siamo pienamente convinti». Sabato è il termine ultimo della presentazione del cronoprogramma, e non a caso il viceprefetto Salvatore Pasquariello ha annunciato la sua visita al porticciolo del Casinò di Gardone Riviera: «Vorrà rendersi conto se la situazione si sta evolvendo nella giusta direzione - aggiunge Graziano Falappa -: secondo la ditta le operazioni dovrebbero richiedere una decina di giorni, ma dall’esperienza di situazioni analoghe si potrebbe ipotizzare un periodo un po’ più lungo». •

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