Coppa Cobram: è Moniga la nuova Cima del Diavolo

di Alessandro Gatta
Gli emuli di Fantozzi scaldano i muscoli  per una nuova tragica edizione della Coppa Cobram del GardaFacce da «Coppa Cobram»Il «Biciclettaio Matto»La contessa Serbelloni MazzantiL’assistenza ai corridori
Gli emuli di Fantozzi scaldano i muscoli per una nuova tragica edizione della Coppa Cobram del GardaFacce da «Coppa Cobram»Il «Biciclettaio Matto»La contessa Serbelloni MazzantiL’assistenza ai corridori
Gli emuli di Fantozzi scaldano i muscoli  per una nuova tragica edizione della Coppa Cobram del GardaFacce da «Coppa Cobram»Il «Biciclettaio Matto»La contessa Serbelloni MazzantiL’assistenza ai corridori
Gli emuli di Fantozzi scaldano i muscoli per una nuova tragica edizione della Coppa Cobram del GardaFacce da «Coppa Cobram»Il «Biciclettaio Matto»La contessa Serbelloni MazzantiL’assistenza ai corridori

Si sente già il frastuono, alla Trattoria Al Curvone: «Ma che ce frega, ma che ce ’mporta». È la voce di Filini, la risata della signorina Silvani, la spocchia di Calboni, la sfiga di Fantozzi, la Pina e Mariangela al seguito: di nuovo tutti insieme domenica 22 settembre per una nuova «Coppa Cobram del Garda, sesta edizione», per la prima volta non a Desenzano, ma con partenza e arrivo da Moniga. TUTTO IL PAESE già si frega le mani per il passaggio del Visconte Cobram e dei suoi 400 «inferiori»: tanti sono i partecipanti, e iscrizioni bruciate in pochi giorni. Anche stavolta, la carovana fantozziana è davvero al completo. Tutto a Moniga, dicevamo: si parte dal Recyclage Cafe di via Pergola, dove il Biciclettaio Matto al secolo Mauro Bresciani, ideatore della «rievocazione» ha aperto il suo secondo bike-store, poi giù dritti fino al porto, per la prima sosta ristoro, si risale da viale Gandhi e via Mazzane fino a superare la piazza, via Volto e via delle Vigne, via Costa per arrivare alle cantine Costaripa, con seconda sosta e degustazione. LA CAROVANA riparte per raggiungere la piazza, dove tutti i bar (ma proprio tutti) attendono il passaggio degli sgangherati partecipanti: pausa pranzo alle 13 poi si riparte, si arriva in castello (dove si festeggia, e si vota il vincitore del 2019) e di nuovo in via Pergola per il gran finale. «Cambia la location ma non lo spirito della competizione, la più scrausa di sempre - spiega il Biciclettaio - e questa volta buona parte dei riconoscimenti va anche a Luigi Lecchi, proprietario del Recyclage: il suo entusiasmo, la sua energia e le sue idee fuori dagli schemi di sposano alla perfezione con la filosofia della Cobram: divertimento e ignoranza». I PARTECIPANTI sono chiamati infatti a indossare i panni (sporchi) dei più celebri personaggi della saga fantozziana, mettendo in scena il meglio delle gag e della scenografia filmica di «Fantozzi contro tutti», il film cult del 1980 che per primo ha raccontato della Coppa Cobram e del suo temibile visconte: e quindi lingue felpate, in sella alla bersagliera, la tragica scalata alla Cima del Diavolo (una salitella di Moniga) e i 50 gradi sotto zero, occhi pallati e aurore boreali. La Coppa Cobram anche a Moniga, come sempre, è aperta al grande pubblico: tra gli appuntamenti da non perdere la punzonatura (dalle 10), le soste al porto (ore 11) e in piazza (ore 11.30), poi la festa in castello (ore 16) e il gran finale al Recyclage. •

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