Coppa o cono: sono sette le nomination bresciane

di CLAUDIO ANDRIZZI
Gelaterie: sette bresciani al top
Gelaterie: sette bresciani al top
Gelaterie: sette bresciani al top
Gelaterie: sette bresciani al top

Dalla città al Garda passando per la Bassa: è la mappa del miglior gelato «made in Bs» decretata dalla guida «Gelaterie d’Italia del Gambero Rosso 2019», presentata ieri al Sigep di Rimini. Anche in questa uscita la selezione si mantiene rigorosa: poche centinaia di segnalazioni su migliaia e migliaia di attività a rappresentare un settore da 40 mila addetti che vale un giro d’affari annuo di 2 miliardi. Solo 43 i locali (erano 40 lo scorso anno) che ottengono il massimo riconoscimento dei «Tre Coni»: Brescia è assente dal podio ma si fa comunque valere piazzando sette «bandierine» nella mini-classifica provinciale contro le sei di 12 mesi fa. A SVETTARE in quota «Due Coni» troviamo dunque la conferma di Ciocolat a Toscolano Maderno, che già alla prima edizione aveva esordito alla grande aggiudicandosi il premio per il miglior gelatiere emergente e continua a piacere con la forza di gusti particolarmente originali (Tea Time con tè nero e granella di biscotti o il Caramello Salato). A PARI MERITO la new entry di Alimento a Brescia, il «laboratorio» aperto da Michele Valotti e Cesare Rizzini in via Gallo, che oltre alle sue pizze, focacce e vasocotture si distingue anche per un gelato di assoluta eccellenza proposto in una girandola di 24 gusti e 4 granite a rotazione con proposte senza compromessi, come il cioccolato in purezza e il finocchio fermentato tre settimane. A quota un «Cono», spicca ancora la città Ribera (via XX Settembre), stessi voto per la Bottega del Gelato di Leno, Mille a Verolanuova e La Bottega del Dolce a Salò, solo segnalazione senza voto per Vassalli a Polpenazze.

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