Deltaplano nel
lago, sospese
le ricerche

Nessun esito dalle ricerche dopo la segnalazione dell’incidente
Nessun esito dalle ricerche dopo la segnalazione dell’incidente
Nessun esito dalle ricerche dopo la segnalazione dell’incidente
Nessun esito dalle ricerche dopo la segnalazione dell’incidente

Il maltempo ha impedito ieri di proseguire le ricerche del deltaplano che, secondo alcuni testimoni oculari, si sarebbe inabissato lunedì nelle acque antistanti il porto di Lugana a Sirmione.

Il violento temporale abbattutosi durante la mattinata e il successivo forte vento non hanno consentito di proseguire le ricerche avviate lunedì a seguito di due distinte segnalazioni di testimoni.

Il fatto sarebbe accaduto a metà pomeriggio di lunedì, quando secondo le segnalazioni, all’improvviso un deltaplano o un parapendio con una persona a bordo sarebbe caduto a 500 metri dalla costa scomparendo alla vista.

Immediato l’avvio delle ricerche con Guardia costiera, Carabinieri, Polizia locale di Sirmione e Vigili del fuoco giunti con due squadre da Salò e da Bardolino, oltre al Nucleo sommozzatori di Milano per immersioni sui fondali poi annullate per condizioni meteo avverse. In azione nella serata di lunedì anche il robot subacqueo dei Volontari del Garda che ha scandagliato i fondali senza trovare tracce apprezzabili.

La vicenda resta dunque avvolta nel mistero, anche a causa dell’assenza di segnalazioni alle forze dell’ordine di persone scomparse. Sembrerebbe prendere piede sempre più l’ipotesi di un falso allarme, forse provocato dalla caduta di un drone o una sonda. Nessuna pista è comunque esclusa e, se il tempo lo consentirà, le ricerche potrebbero riprendere. M.L.P

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