Depuratori del Garda, cade il «Piano C»

di Alessandro Gatta
Il depuratore di Peschiera: non sarà più disponibile per i bresciani
Il depuratore di Peschiera: non sarà più disponibile per i bresciani
Il depuratore di Peschiera: non sarà più disponibile per i bresciani
Il depuratore di Peschiera: non sarà più disponibile per i bresciani

Collettore del Garda, due sponde lontane: ci sono i veronesi, che in primavera avranno pronto il progetto definitivo per potenziare il depuratore di Peschiera e che, entro la fine del prossimo anno, potrebbero già cominciare a scavare. Poi ci sono i bresciani, che di progetto invece hanno solo quello preliminare, ma che ormai è superato, perché sulla carta prevede ancora il nuovo depuratore ancora a Visano, idea ormai tramontata. IMPANTANATE e contestatissime anche le ipotesi alternative, per realizzare due impianti, uno a Gavardo (o Muscoline) e l’altro a Montichiari. Tanto che negli ultimi giorni si sta facendo strada l’ipotesi di potenziare l’impianto già esistente a Peschiera, che scarica nel Mincio, e continuare a usare quello per i reflui di tutta la sponda bresciana. Sarebbe un modo per lasciarsi alle spalle la battaglia fra sindaci del Garda e sindaci del Chiese. Ma da Verona fanno capire che Peschiera non sarà più disponibile. I vertici di Ags, l’Azienda gardesana servizi, gemella veronese di Acque bresciane, parlano chiaro: «Confidiamo che gli amici bresciani mantengano gli impegni presi nei confronti di tutti», ha detto con diplomazia il presidente Angelo Cresco. «L’ipotesi che Peschiera possa servire in futuro anche la sponda bresciana non solo è fantasiosa, ma pure difficilmente attuabile», ha poi aggiunto il direttore generale Carlo Alberto Voi. QUINDI? Bresciani svegliatevi e arrangiatevi, dicono in sintesi i cugini veronesi. Perché sulla loro sponda in effetti sono già avanti, molto avanti: progettazione definitiva già in corso, progetto pronto per maggio o giugno, appalto dei lavori entro fine 2019 e via ai primi quattro lotti, con la dismissione di due condotte sublacuali nuovi tubi da Torri a Pai. Sul Bresciano è invece un rebus: fino a pochi mesi fa il depuratore si doveva fare a Visano, poi da ottobre sono spuntati i piani B e C, tra Gavardo, Muscoline e Montichiari. Ipotesi che hanno raccolto una fortissima opposizione: il fronte del no che conta già una dozzina di sindaci, dubbi perfino in Regione. Eppure sono tutte contenute nello studio firmato dal professor Giorgio Bertanza dell’Università di Brescia, che non preclude nemmeno il potenziamento dell’impianto di Peschiera. «È doveroso specificare che di queste ipotesi nessuno a noi ne ha mai parlato - spiega ancora il direttore di Ags -. L’ipotesi di potenziare Peschiera è fantasiosa, per vari motivi: noi già lo mettiamo a disposizione per Desenzano e Sirmione, per il resto l’accordo è che le due sponde debbano depurare i reflui sul proprio territorio. Il potenziamento di Peschiera è già in progetto, ma di più non si può fare: raggiungerà una capacità simile al depuratore di Verona, ma se dovessimo ampliarlo ancora la sua gestione sarebbe troppo complicata, quasi impossibile». •

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