Desenzano, fondi extra
per il lungolago malato

Il tratto di banchina ceduto
Il tratto di banchina ceduto
Il tratto di banchina ceduto
Il tratto di banchina ceduto

Addio definitivo al ponte della Lepanto. I fondi che erano destinati al progetto, «congelato» il mese scorso dall’esecutivo di Desenzano, finanzieranno il risanamento del lungolago. Dopo il cedimento strutturale di parte della banchina affacciata su piazza Matteotti nel tratto compreso tra gli uffici e la biglietteria di Navigarda, uno degli ostacoli maggiori era quello di reperire i fondi per il restyling. Ma il problema economico sembra essere risolto. Lo ha annunciato ieri il sindaco Guido Malinverno insieme ad Alessandro Mattinzoli, primo cittadino di Sirmione, che in veste di consigliere provinciale si è adoperato affinché si potesse trovare una soluzione. «Ho illustrato all’assessore regionale Alessandro Sorte – spiega Mattinzoli –, la gravità della problematica del lungolago di Desenzano sia dal punto di vista dell’immagine turistica che da quello economico. Da lì l’idea avanzata da Malinverno di dirottare i fondi stanziati per il progetto della Lepanto al finanziamento dei lavori che si renderanno necessari per la risistemazione della passeggiata a lago». La Regione ha già dato l’ok.

COMPLESSIVAMENTE si tratta di un importo di 1,140 milioni finanziato per 570 mila euro dalla Regione, 214 mila dall’Autorità di Bacino e 356 mila dal Comune.

«Il fatto di sapere che i fondi ci sono ci tranquillizza molto», ammette Malinverno. Nel frattempo ieri sono iniziate le prime verifiche da parte dell’Autorità di Bacino ed è stato puntellato con sostegni in legno il tratto di banchina ceduto lo scorso mercoledì. Saranno ora necessarie indagini specifiche per comprendere il perché del crollo, un’analisi complessiva della struttura della passeggiata fino al ponte della veneziana e la stesura di un progetto. M.L.P.

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