«Grazie al coordinamento è stato evitato il peggio»

Il vertice a Gardone Riviera
Il vertice a Gardone Riviera
Il vertice a Gardone Riviera
Il vertice a Gardone Riviera

Ed ora? Al termine del tavolo di lavoro andato in scena ieri mattina sulla terrazza della sede del Consorzio turistico Lago di Garda Lombardia a poche decine di metri dal porto del Casinò, facce distese e strette di mano si sprecavano. I pericolo di una improvvisa rottura della condotta fognaria è stato scongiurato: adesso si tratterà innanzitutto di verificare la tenuta di quel tubo del diametro di 40 centimetri che in quel tratto lungo 2,7 chilometri trasporta in pressione 90 litri di reflui al secondo per sei ore al giorno spinti da pompe, i reflui fognari da Salò a Maderno prima di convogliarli sulla sponda veronese e da lì al depuratore di Peschiera. POI, MA SOLO dopo essere sicuri che la conduttura non perda, si provvederà al recupero della bettolina e del suo carico di laterizi. «Al di la di qualche ammaccatura e abrasione nel punto dell’impatto e una leggera curvatura - garantisce il sindaco di Gardone Riviera Andrea Cipani -, la condotta non sembra aver riportato altri danni: nei prossimi giorni Garda Uno farà le sue valutazioni. Sarà inoltre necessario sostituire una trentina di supporti su cui era sistemata la tubatura, divelti in occasione dell’affondamento della chiatta». Al netto dei punti oscuri ancora da chiarire sulle modalità di affondamento, «mi preme sottolineare - continua la disamina del sindaco Andrea Cipani - anche e soprattutto per rassicurare residenti e turisti, che non c’è stato nessun danno ambientale». «Con la condotta liberata - commenta anche il vice comandante della Guardia Costiera di Salò Pasquale Angelillo - è stata ripristinata la sicurezza del lago a tutta la collettività; adesso siamo più tranquilli». L.SCA.

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