Di acqua ne è piovuta abbastanza per dichiarare chiusa l’emergenza siccità sul lago, almeno per questa stagione: ieri mattina alle 11, lo ha sancito la decisione dell’Aipo e della Comunità del Garda di diminuire drasticamente in concerto il deflusso delle acque del lago dalla diga di Salionze, da 37 metri cubi al secondo a 22.
Cisì è terminata la «telenovela» estiva dei livelli del Garda: «Da adesso - annuncia il segretario generale della Comunità, Pierlucio Ceresa - il lago non potrà che aumentare i suoi 37 cm sopra lo zero idrometrico (nel 2016 allo stesso giorno il livello era di +86 cm) attestandosi nel periodo autunnale a livelli di normalità».
Nonostante la stagione eccezionalmente siccitosa (da decenni non si ricordavano periodi simili) alla Comunità del Garda la teoria del bicchiere mezzo pieno prevale anche su alcuni episodi legati alla balneazione e alla navigazione nel basso lago, e a qualche cedimento strutturale come nel caso del lungolago di Desenzano: «Nonostante tutto - sostiene Ceresa - la stagione turistica non ha avuto ripercussioni significative e il Garda ne è uscito discretamente, limitando i danni anche in considerazione della forte richiesta di acqua per l’irrigazione delle campagne del Mantovano».
L’obiettivo era di non scendere in agosto sotto la fatidica soglia di +30 centimetri, sotto la quale si sarebbero generate situazioni ecologiche e igieniche proibitive. Grazie anche alla sensibilità del Consorzio di bonifica del Mincio, la crisi idrica è stata gestita con avvedutezza e per quest’anno è andata. L.SCA.