Le scarpette che quella sera solcarono il Santiago Bernabeu, segnando anche il gol del vantaggio nella finale contro la Germania. La maglietta indossata contro il Brasile di Zico, Socrates e Falcao: quella della leggendaria tripletta. Ma anche il meritatissimo Pallone d’Oro datato 1982, che consacrò Pablito come il calciatore dell’anno. Un anno indimenticabile: quello del Mundial.
QUESTI E TANTI ALTRI sono i cimeli che l’immortale Paolo Rossi, il mattatore e capocannoniere dell’Italia che vinse il Mondiale di Spagna di 34 anni fa, porterà a Sirmione tra poco più di un mese per la mostra «Pablito great italian emotions». Un percorso da nostalgici veri (e da appassionati di football in generale) che attraversa tutta la vita e la carriera di Pablito, tra medaglie, tute e magliette, foto e filmati, perfino un pezzo di campo della finale dell’82.
La mostra verrà inaugurata a Palazzo Callas il prossimo 10 settembre, con presentazione ufficiale qualche giorno prima. Ma con qualche settimana d’anticipo, l’ex campione del mondo si è già fatto vedere a Sirmione, si è fatto immortalare con i suoi fan tra cui anche il sindaco Alessandro Mattinzoli.
«Sirmione è un gioiello italiano - ha detto Pablito sotto il caldo sole di luglio - e questa città mi ha davvero incantato. Sono contento di portare la mia mostra sul Garda: ancora oggi mi commuovo quando vedo le persone che mi fermano per ringraziarmi della vittoria al Mondiale ’82. Non fu una vittoria solo calcistica, ma la vittoria di un intero Paese». Amen, Pablito: l’Italia non dimentica e non dimenticherà mai. A.GAT.