La solidarietà in volo per Mirko

di L.SCA.
Mirko Ferrulli con la famiglia
Mirko Ferrulli con la famiglia
Mirko Ferrulli con la famiglia
Mirko Ferrulli con la famiglia

È una straordinaria gara di solidarietà quella che si è scatenata nelle ultime settimane per aiutare un giovane di Toscolano Maderno, il 23enne, li compirà il 30 maggio, Mirko Ferrulli. Il ragazzo sta combattendo da tempo una dura battaglia contro un sarcoma dei tessuti molli, un male che potrebbe essere sconfitto con un intervento al Columbia University Medical Center di New York. La storia di Mirko è scandita negli ultimi due anni da innumerevoli cure nei centri ospedalieri della Provincia, di Milano, Pavia e Verona. Terapie alimentate da diagnosi e speranze che purtroppo non hanno sortito gli esiti auspicati. Da qui il desiderio di tentare la possibilità di una (costosissima) operazione oltre oceano, in uno dei centri mondiali che utilizza nuove tecniche che potrebbero permettere la sopravvivenza. «Si tratta di un ospedale privato - spiega il padre Raffaele - lo stesso che poco tempo fa ha operato Orlando, un giovane connazionale di Soverato asportando una massa tumorale enorme di 30x50 cm all’addome e riconsegnando percentuali di sopravvivenza prima inesistenti». L’intervento è costato 378mila dollari, più o meno 300 mila euro, una cifra spropositata raggiunta grazie alla sensibilità di tanti che hanno risposto all’appello della famiglia in tanti modi, anche organizzando cene ed eventi più disparati. Più o meno quello che sta accadendo adesso sul lago. «Con #iocredoneimiracoli - illustra il padre Raffaele - abbiamo lanciato una petizione online per Mirko: goccia dopo goccia la speranza è di raggiungere l’oceano che gli può permettere di operarlo». Ieri è arrivato il passaporto e grazie a Sonia, una compaesana che vive nella Grande Mela e che si è adoperata nelle traduzione delle cartelle cliniche e la documentazione necessaria, nei prossimi giorni con un aereo svizzero («Un ospedale volante») Mirko volerà a New York per la prima valutazione dell’intervento alla testa e al collo. «È commovente quanto sta accadendo in questi giorni - sottolinea papà Raffaele - grazie al web la storia di Mirko ha raggiunto anche il Marocco e tanti durante il Ramadan hanno voluto farci sapere che pregano per lui». •

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