Nove giorni. Tanti sono quelli che prolungano (per ora) il divieto di pesca del coregone sul Garda: la pesca «legale», anziché dal 15 gennaio come da calendario, potrà riprendere da martedì 24 gennaio. Una proroga che aiuta la specie a completare il ripopolamento, reso difficoltoso dalle condizioni meteo, con temperature dell’acqua sui 10-11 gradi: troppo calde per la frega del coregone, iniziata più tardi del previsto.
ANCORA PIÙ GRAVE, in una stagione in cui la riproduzione è in ritardo, è il solito assedio dei pescatori di frodo: nelle reti dei bracconieri sono stati trovati cento chili di coregoni, pari a oltre 150 esemplari. pescati abusivamente nel Garda durante il divieto.
«In ambito bresciano - rende noto la Polizia provinciale, nei giorni scorsi - sono stati effettuati controlli nell’area costiera compresa da San Felice a Tremosine che hanno portato al sequestro e alla distruzione complessiva di circa 100 chilogrammi di Coregone-Lavarello, 23 reti da pesca della lunghezza ciascuna di circa una 70 metri e tre bilancini».
Per effetto di queste «retate», è stata anche elevata a un pescatore dilettante, una sanzione amministrativa di 2.000 euro per utilizzo abusivo di reti professionali. «La nuova legge sulla pesca - puntualizzano dagli uffici della Provincia - consente sanzioni più elevate rispetto al passato, da 1.000 a 6.000 euro per i dilettanti che utilizzano attrezzature professionali, introducendo risvolti penali per le specie protette».
Sulla distruzione del pescato, la Provincia puntualizzano che la competenza è passata alla Regione, ma in mancanza di disposizioni è inevitabile il disfacimento.
Sempre contro la lotta al contrabbando, ora la vigilanza ittica sul Garda viene effettuata solo da terra e non, come in passato, anche dal lago con la barca: «In concomitanza con “The floating piers” - si specifica - l’imbarcazione è stata dirottata sul Sebino per svolgere attività di sicurezza e va da sè che lavorando in convenzione con Regione Lombardia, la provincia al momento non ha i mezzi economici per l’acquisto di una nuova imbarcazione».