Moniga, Lavo contro Soncina
La battaglia è su tutti i fronti

di Alessandro Gatta

La sfida è tra «Moniga insieme», con il sindaco uscente Lorella Lavo, ex dipendente delle Poste e ora in corsa per il terzo mandato, e «Moniga cambia passo» con lo sfidante Claudio Soncina, imprenditore del settore edile e già consigliere comunale e vicesindaco: queste le due liste che si sfideranno a Moniga per il governo del paese.

TEMA CARDINE del dibattito politico è il turismo con due visioni molto differenti, praticamente conflittuali.

Per Lorella Lavo il tema è centrale: «In questi anni abbiamo lavorato bene - rivendica il sindaco uscente - e lo confermano le presenze in crescita. La piazza è diventata un salotto, piena di giovani, il piazzale del porto rifatto a nuovo è molto apprezzato, il restauro del mastio della torre del castello e il suo parco una grande soddisfazione. Non solo: i campeggi hanno intrapreso un importante lavoro di riqualificazione, e mi sono spesa di persona per una giusta mediazione tra esigenze pubbliche e private».

Critico è invece Soncina: «La stagione a Moniga dura 40 giorni. Non bastano le orchestrine in piazza - attacca - quando non si ha un sito internet o una pagina Facebook, o quando il telefono della Pro loco risponde che il numero non è abilitato. Manca tutto: fiere internazionali, rete tra gli operatori, un info-point visibile. La stagione dev’essere allungata e i turisti dobbiamo andare a prenderli, non aspettarli».

Le cose da fare subito dopo le elezioni, nelle visioni dei due sfidanti, mostrano scale di priorità profondamente diverse.

Lorella Lavo risponde in proposito: «È nostra intenzione, in accordo con Manerba, completare la passeggiata a lago fino a San Sivino e allo Zocco: abbiamo già fatto i sopralluoghi con la Soprintendenza - dice il sindaco -. Altro ambito: in un’ottica di trasparenza, metteremo in streaming i Consigli comunali, così i cittadini potranno giudicare personalmente le posizioni dei consiglieri».

LE PRIORITÀ per Soncina: «La rivedere il servizio di raccolta dei rifiuti, attualmente un disastro: il paese è più sporco di prima. Seconda cosa: installare telecamere nelle zone sensibili, dove non si contano più gli episodi di furti alle auto, e presenza della Polizia locale 24 ore su 24».

ALTRO TEMA CALDO è quello della nuova scuola materna, per la Giunta uscente un risultato importante, per lo sfidante un errore: anche qui lo scontro è totale.

Soncina attacca: «Il vecchio asilo era patrimonio della collettività costruito con lasciti e grandi sacrifici. Meritava più rispetto, ci sono passati centinaia di monighesi e tutti l’avevano nel cuore. Lo dico da costruttore: si poteva ristrutturare spendendo meno, creando meno disagi e salvaguardando un parco pubblico».

Per Lavo si è trattata invece di una scelta difficile ma importante: «Sulla sicurezza e sui bambini non si scherza. Il vecchio asilo era stato dichiarato inagibile dal punto di vista sismico, prima di intervenire abbiamo vagliato tutte le ipotesi: la scelta di dismettere la vecchia scuola e costruirla nuova è stata condivisa all’unanimità dal Consiglio comunale, minoranze comprese, e pure dalla Fondazione che lo gestisce».

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