Municipio, scuole e palasport: così Feralpi riscalderà Lonato

di Alessandro Gatta
La presentazione del progetto di teleriscaldamento
La presentazione del progetto di teleriscaldamento
La presentazione del progetto di teleriscaldamento
La presentazione del progetto di teleriscaldamento

Il teleriscaldamento arriva a Lonato: Smart Factory per una Smart City, ovvero la fabbrica intelligente per una città altrettanto intelligente. Ma più degli slogan sarà la pratica a lasciare il segno: entro la fine dell’anno, al massimo le prime settimane del 2019, il calore recuperato dai circuiti di raffreddamento dell’acciaieria Feralpi scalderà gli edifici pubblici, in particolare palazzo comunale, scuole, palestra e palasport, garantendo così un risparmio energetico annuo di 447 tonnellate di petrolio equivalente e una riduzione delle emissioni pari a 1059 tonnellate di anidride carbonica. I tempi tecnici sono stati dettati ufficialmente ieri mattina, in presenza di tutti gli attori dell’innovativo progetto: non solo il Comune di Lonato quindi, ma anche il Gruppo Feralpi (1500 dipendenti e quasi un miliardo di fatturato) e la multinazionale Engie, colosso da 66 miliardi e mezzo di ricavi presente in 70 Paesi del mondo, che già gestisce una decina di reti di teleriscaldamento in Italia e che anche a Lonato si occuperà della messa a regime del nuovo sistema. L’INVESTIMENTO complessivo è di 4 milioni di euro, due a testa tra Engie e Feralpi: il teleriscaldamento già oggi riscalda uffici e spogliatoi della Feralpi Siderurgica oltre che della Comeca, con una produzione di energia di circa 2 MWt (megawatt termico). A pieno regime il calore recuperato dall’acciaieria potrà raggiungere addirittura i 19 MWt, e riscaldare i vari edifici pubblici lungo una rete di 5 chilometri di tubi sotterranei. E non finisce qui: se la fase zero (il riscaldamento in loco delle strutture Feralpi) è già operativa, e la fase uno è ormai prossima a partire (gli edifici pubblici), in programma c’è anche una fase due, l’impegnativo progetto di teleriscaldare anche le case e gli edifici privati. «Solo creando una forte partnership tra pubblico e privato è possibile costruire la città del futuro - ha detto ieri mattina Giovanni Pasini, consigliere delegato Feralpi Honding - dove pubbliche amministrazioni, cittadini e imprese dialogano e mettono insieme risorse ed energie». E il progetto lonatese farà bene all’ambiente: i vantaggi partono in fabbrica, dove con il recupero del calore lo stesso non sarà più disperso in atmosfera. «In un contesto in cui il 50% delle emissioni di CO2 e Pm10 sono generate dagli impianti di riscaldamento domestici - ha aggiunto Matthieu Bonvoisin, ad di Engie - la scelta del teleriscaldamento è dal punto di vista tecnologico la migliore soluzione per ridurre l’impatto ambientale». Missione compiuta: «Il progetto - ha concluso poi il sindaco Roberto Tardani - andrà a beneficio anche della nostra comunità, riducendo l’inquinamento da fonti fossili». •

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