Per i lavori il contratto è già firmato

di V.R.

Il progetto definitivo della Tav Brescia-Verona era stato approvato il 10 luglio del 2017, con un finanziamento da 2 miliardi e 499 milioni per l’intera tratta. A marzo 2018 è stato registrato dalla Corte dei conti e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale, diventando «legge», ma con incorporate 309 prescrizioni, richieste di modifica da apportare nel progetto esecutivo, che nessuno però ha ancora visto. IL 6 GIUGNO, curiosamente proprio nel giorno del giuramento del governo Conte, Rfi e consorzio Cepav Due hanno firmato il contratto d’opera per realizzare il primo lotto, con le gallerie tra Lonato e Desenzano, per un valore di un miliardo e 645 milioni. Si prevedevano gli espropri a spron battuto, ma ora è quasi tutto fermo, mentre è in corso l’analisi costi benefici disposta dal ministero, senza che però siano stati revocati i fondi e le concessioni.

Suggerimenti