Piccoli scacchisti crescono

di L.SCA.
I bambini entusiasti si sfidano davanti alle scacchiere
I bambini entusiasti si sfidano davanti alle scacchiere
I bambini entusiasti si sfidano davanti alle scacchiere
I bambini entusiasti si sfidano davanti alle scacchiere

Il gioco degli scacchi era vietato ai poveri nel Medioevo perché induceva a pensare ed era pratica esclusiva di clero, nobili e benestanti. Ora invece come nelle elementari di Toscolano Maderno, è utilizzato in chiave didattica. «Si all’epoca - ammette Aristide Zorzi, presidente della scuola di scacchi Torre & Cavallo, al termine del ciclo di corsi scolastici agli alunni della classe IV delle elementari di Toscolano Maderno - era opinione diffusa che impegnasse la mente per troppo tempo non sollevando lo spirito e nemmeno il corpo». Tutto il contrario di adesso, tempi nei quali è necessario insegnare ai giovani a gestire la fretta e l’autocontrollo. «Proprio per questo motivo – spiega Anna Campanardi - delegata alla pubblica istruzione del Comune di Toscolano Maderno – il gioco degli scacchi a scuola può essere un bellissimo strumento pedagogico finalizzato a rendere i bambini sempre più consapevoli delle proprie competenze senso-motorie, a sviluppare le loro capacità di concentrazione, autocontrollo e problem-solving attraverso il gioco e l’uso di un’intelligenza attiva». Il progetto di scacchi è piaciuto molto ai bambini e tutti hanno dimostrato di gradire le attività proposte partecipando con molto entusiasmo, interesse ed impegno. E non solo a Toscolano Maderno, paese nel quale con l’inizio dell’anno è stato varato il progetto (l’associazione bresciana Torre & Cavallo è il circolo più importante della Penisola e può vantare nell’ultimo anno ben 331 corsi organizzati in 46 istituti della Provincia. «Il nostro iscritto Gabriele Lumachi - afferma il presidente Aristide Zorzi - è campione regionale under 20 mentre i ragazzi della Valtenesi sono campioni italiani under 10 in carica». •

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