Sul filo del rasoio: bilancio di previsione in ritardo, e il Comune di Soiano avrebbe potuto addirittura rischiare il commissariamento. Fantapolitica ma non troppo: solo una risposta all’ultimo sollecito inviato dalla Prefettura ha impedito che si attivasse una procedura d’infrazione con diffida ad approvare il bilancio in 20 giorni, pena appunto il commissariamento.
«PER PROBLEMI di ragioneria abbiamo chiesto l’intervento di un ente di supporto esterno - ha detto il sindaco Giuseppe Previ - per questo siamo incappati in un ritardo nella redazione. Ma convocheremo il Consiglio il 5 o l’8 maggio».
Un passo indietro: il bilancio di previsione dovrebbe essere approvato entro il 31 marzo. La Prefettura invia una prima nota a tutti i Comuni della provincia il 23, per ricordare la scadenza. Al 7 aprile, con una seconda nota, viene chiesta la delibera dell’approvazione in Consiglio. Al 14 aprile, per i ritardatari, viene sollecitata l’approvazione, con la convocazione del Consiglio o almeno il punto sulla situazione: se entro il 18 il Comune non risponde, allora scatta la procedura d’infrazione con diffida. Soiano avrebbe risposto, giusto in tempo: «Abbiamo consegnato la documentazione ai consiglieri il 13 aprile, poi abbiamo mandato comunicazione alla Prefettura: il bilancio è in fase d’istruzione al revisore dei conti».
Niente diffida dunque, ma per un soffio: se fosse partita il bilancio sarebbe dovuto essere approvato entro e non oltre l’8 maggio. Polemiche roventi da parte delle minoranze. Giorgio Pastori (Soiano in Comune) aveva già inviato una lettera in Prefettura per denunciare il ritardo. E attacca: «A oggi non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale del sindaco, e quindi non è detto che il Comune riesca a rispettare i tempi. Comunque vada, il sindaco si dimostra inadeguato». Duro anche l’ex sindaco Paolo Festa (Soiano a 360 gradi): «Il problema è nella maggioranza, e lo dimostrano i tre consiglieri che da mesi si astengono. Se decidessero di votare contro...».A.GAT.