Prime demolizioni a Campione
Via l’edificio ferito dalla frana

di Luciano Scarpetta
L’edificio lesionato dalla frana caduta nel novembre di due anni fa
L’edificio lesionato dalla frana caduta nel novembre di due anni fa
L’edificio lesionato dalla frana caduta nel novembre di due anni fa
L’edificio lesionato dalla frana caduta nel novembre di due anni fa

Sarà parzialmente demolito nelle prossime settimane a Campione il fabbricato bianco lesionato nella notte del 19 novembre del 2014 dal collasso di circa 20mila metri cubi di roccia dalla falesia alle spalle del paese.

SU QUELL’AREA infatti dovrà essere realizzato il vallo paramassi che servirà a proteggere da nuovi ulteriori crolli nella zona dell’ex Mammellone. Il particolare è emerso mercoledì sera in Consiglio comunale a Tremosine quando è stato approvato l’accordo tra il Comune e la Campione del Garda spa in fallimento, per la realizzazione su area privata dei «lavori di ripristino della stabilità del versante mediante la realizzazione di difese passive e realizzazione di un vallo a protezione della viabilità e dell’abitato di Campione». L’intervento di 400mila euro è stato finanziato da Regione Lombardia.

«È una corsa contro il tempo - fanno sapere in municpio - perché i lavori dovrebbero concludersi entro il 28 febbraio del prossimo anno. Mancano in ogni caso all’appello solo una conferenza di servizi e l’appalto, poi inizieremo».

Il vallo paramassi sarà realizzato sul margine del greto del torrente San Michele, il corso d’acqua che divide in due il delta della frazione a lago. Nella zona nord, ricordiamo, è localizzato il nucleo storico del paese e il nuovo centro velico federale di Univela. Nella zona sud invece, oltre a un secondo gruppo abitativo concentrato a ridosso della chiesa e il cantiere nautico di Paghera, sorge l’immenso cantiere nell’area dell’ex opificio, ormai inattivo da anni. Con questi ultimi 400mila euro Regione Lombardia ha stanziato (per ora) a Campione ben 856mila euro complessivi per ripristinare con opere passive la stabilità del versante: 140mila per le prime emergenze e lo sgombero dei detriti; 66mila per il monitoraggio radar del versante franato; 250mila per la demolizione dei residui dello sperone roccioso rimasti ancora in stato di precarietà e l’imbrigliamento del versante con le reti metalliche. Al termine dell’opera, come più volte sottolineato dal sindaco di Tremosine Battista Girardi, «anche se stiamo facendo tutto quello che ragionevolmente si può fare in una situazione del genere, il rischio frane sul delta di Campione sarà in ogni caso contenuto ma non eliminato». A duecento metri di distanza, sopra Univela e lo svincolo nord di uscita verso Riva, tutta la parete rocciosa è invece già stata messa in sicurezza e resa agibile dal dicembre 2015.

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