Rischio Tar per la tassa di soggiorno

di Alessandro Gatta
Da bilancio di previsione per il 2018 la tassa di soggiorno dovrebbe garantire entrate per 870mila euro
Da bilancio di previsione per il 2018 la tassa di soggiorno dovrebbe garantire entrate per 870mila euro
Da bilancio di previsione per il 2018 la tassa di soggiorno dovrebbe garantire entrate per 870mila euro
Da bilancio di previsione per il 2018 la tassa di soggiorno dovrebbe garantire entrate per 870mila euro

Davide contro Golia: un solo proprietario di case vacanze contro il Comune di Desenzano. Al centro della contesa, l’aumento delle tariffe della tassa di soggiorno. Con un ricorso al Tar che se venisse accolto potrebbe davvero far saltare il banco: sospendere i provvedimenti e appunto annullare la delibera. METAFORE BIBLICHE a parte, la storia è proprio questa: l’architetto Pierfrancesco De Simone, proprietario di una casa vacanze a Rivoltella, ha impugnato al Tar la delibera di giunta del 13 novembre scorso, che di fatto ha aumentato di altri 50 centesimi (lo stesso aumento deliberato nel 2017) il costo del pernottamento dei turisti di case e appartamenti vacanze, che ora dovranno versare 1,50 euro a notte. Come per gli alberghi a quattro stelle. «La ritengo una delibera ingiusta e disomogenea, e non sono l’unico a pensarla così - spiega - ma vedo che nessuno ha fatto niente, e allora ho deciso di muovermi da solo. Nessuno vuole mettersi contro il Comune, che si vinca o si perda la mia è una questione di principio: è assurdo che in due anni la tassa di soggiorno per le case vacanze sia triplicata, ed è assurdo che oggi sia equiparata a quella degli alberghi a quattro stelle. Si tratta di una delibera imparziale, a fronte dei tanti investimenti che i privati hanno fatto in questi anni, anche a vantaggio del Comune, che invece ha deciso di punire tanti turisti che scelgono di venire a Desenzano». I tempi del Tribunale amministrativo intanto sono già fissati: l'udienza è programmata per il 13 febbraio. E se il Tar dovesse dare ragione a De Simone? La delibera sarebbe annullata, insomma tutto da rifare quando manca poco più di un mese al via della contabilizzazione (l’imposta di soggiorno si paga dal 1 marzo). Ma in Comune c'è ottimismo: «Dal punto di vista tecnico e legale la delibera è regolare al 100% - commenta l’assessore al bilancio Pietro Avanzi - mentre dal punto di vista degli operatori nessuno ha contestato nulla, se non qualche mugugno iniziale. L’imposta di soggiorno è una tassa giusta, che i turisti pagano per i servizi che ricevono: finanzia la pulizia delle spiagge, la manutenzione del verde, intrattenimenti musicali ed eventi. Non c’è nessun accanimento sulle case vacanze: l’aumento è legato anche all’aumento della produzione di rifiuti che è conseguenza della crescita delle presenze. Poi ognuno è libero di pensarla come vuole: e se la critica è sul paragone con i quattro stelle, non va dimenticato che gli alberghi sono come un’industria, e danno posti di lavoro». La tassa di soggiorno, bilancio di previsione alla mano, dovrebbe valere 870mila euro, circa 100mila in più sul 2017 e più del doppio rispetto al 2014. Anche grazie alle case vacanze. «Non condividiamo l’aumento sulle case vacanze - aveva detto l'ex sindaco Rosa Leso - per recuperare quei soldi bastavano un paio di eventi in meno». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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