Scintille e polemiche giovedì sera in Consiglio comunale sul tema della centrale a biogas che la ditta Valli intende realizzare in località Campagnoli, alle porte di Castel Venzago. Protagonisti del serrato confronto il sindaco Alessandro Mattinzoli e il consigliere di opposizione della Lega Nord Massimo Wilde.
IL TEMUTO impatto del bio-gassificatore sul territorio e il via libera della Provincia attraverso la valutazione di impatto ambientale, è stato portato alla ribalta da una mozione presentata da Wilde, respinta da parte della maggioranza e del consigliere di minoranza della lista «Progetto civico per Sirmione» Andrea Volpi. «Il problema - ha sottolineato quest’ultimo - andava affrontato in altra sede e in tempi diversi: così è solo strumentale». Nel documento Wilde chiedeva al Consiglio di impegnare il primo cittadino a vigilare affinché nell’ambito di questo travagliato progetto, che prevede di realizzare un impianto da 3 megawatt per produrre energia elettrica e calore, «siano adottate tutte le misure che garantiscano trasparenza degli atti, soprattutto quelli di carattere ambientale e strutturale» e «a contattare i sindaci dei Comuni limitrofi per stabilire strategie unitarie». «Si tratta di una bomba ecologica - ha sottolineato l’ex senatore leghista - tutti i Comuni si sono espressi contrariamente in maniera forte, eccetto Sirmione».
Puntuale la risposta del sindaco, che ha ripercorso l’iter del progetto sul quale pende un ricorso presentato al Consiglio di Stato dai Comuni di Lonato, Desenzano e Castiglione delle Stiviere dopo il via libera del Tar.
«Abbiamo espresso la nostra piena solidarietà al Comune di Lonato - ha spiegato Mattinzoli - in tutte le occasioni in cui siamo stati chiamati ad esprimerci. Per quanto riguarda l’impegno di vigilare, lo faccio da quando sono amministratore così come ho contatti costanti con i Comuni interessati al progetto. Pertanto ho messo in votazione il ritiro della mozione perché quanto richiesto è già in atto».M.L.P.