Sentieri da Salò a Limone Ecco i fondi per riaprire la via degli antichi romani

di L.SCA.
Sentieri sulla «Bassa via del Garda»: al via la grande riqualificazione
Sentieri sulla «Bassa via del Garda»: al via la grande riqualificazione
Sentieri sulla «Bassa via del Garda»: al via la grande riqualificazione
Sentieri sulla «Bassa via del Garda»: al via la grande riqualificazione

Sotto un olivo, un faggio o perché no, anche una pianta di limone. Qualsiasi tipo di albero del Parco alto Garda bresciano va bene per deporre ai suoi piedi a mo’ di regalo, i 238 mila euro di stanziamento ricevuti ieri da Regione Lombardia. SARANNO DESTINATI alla manutenzione straordinaria dei percorsi sul tracciato della «Bassa via del Garda», il sistema di sentieri che da Salò unisce in collina i borghi dell’alto lago fino a Tignale. Su proposta dell’assessore all’agricoltura e «sistemi verdi» Fabio Rolfi, la Regione ha assegnato 687 mila euro ai Parchi della provincia di Brescia per 35 progetti: quasi la metà destinati ai sentieri del Parco dell’alto Garda. «È la migliore opera che si potesse fare nella fascia costiera e collinare dei nostri territori - commenta soddisfatto il presidente della Comunità montana Parco alto Garda, Davide Pace -. Con questi fondi metteremo in sicurezza alcuni tratti del percorso con reti paramassi, riqualificheremo lunghi tratti di muretti a secco e poseremo la segnaletica. Tutto per valorizzare un percorso storico che negli ultimi anni è stato riscoperto attraverso l’omonima gara di corsa in montagna che si snoda appunto su questi spettacolari tracciati». OPERE che inizieranno nel 2019, sicuramente al termine della stagione turistica. Il tracciato della «Bassa via del Garda» è un lunghissimo itinerario di stradine e sentieri che attraversano a mezza costa l’intero parco dell’alto Garda bresciano collegando Salò a Limone. Il percorso, utilizzato già nell´antichità dai Romani per recarsi nel Trentino, è stato riscoperto e tracciato nel 1996 dal gargnanese Franco Ghitti per conto dell’azienda regionale delle foreste, ora Ersaf. Sempre soleggiato, si presta a essere affrontato anche nei mesi invernali. Un’incredibile alternanza di paesaggi e ambienti naturali poco distanti tra loro, con sentieri che si snodano a quote tra i 100 e i 900 metri tra agavi, palme, olivi, limonaie e faggi secolari, colline di cipressi, forre, strapiombi e antiche mulattiere. Un mondo appartato e diverso che ancora in pochi conoscono.

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