Sentieri da valorizzare
I paesi dell’alto Garda
puntano al «jackpot»

I sentieri del Parco alto Garda: in arrivo i fondi per il salto di qualità
I sentieri del Parco alto Garda: in arrivo i fondi per il salto di qualità
I sentieri del Parco alto Garda: in arrivo i fondi per il salto di qualità
I sentieri del Parco alto Garda: in arrivo i fondi per il salto di qualità

Non di soli bagni nel lago, centri benessere e tintarelle intensive sui lidi vive il turismo del Garda.

L’APPEAL del comprensorio è ormai da anni legato anche alla suggestiva rete di sentieri immersa nella natura selvaggia dell’entroterra che richiama amanti delle mountain bike e delle escursioni. A questo segmento di turismo, punta di diamante della campagna di destagionalizzazione, è rivolto il tesoretto stanziato dalla Regione per riqualificare gli itinerari del Parco dell’alto Garda bresciano.

Lo strumento di finanziamento ruota attorno al decreto numero 4251, che ha fissato fra l’altro le regole di assegnazione degli stanziamenti per la manutenzione e riqualificazione della montagna lombarda. La Comunità montana ha recentemente approvato per gli enti locali inseriti nel bacino del parco, il bando operativo per l’assegnazione di contributi a fondo perduto.

ENTRANDO nel dettaglio, Gardone Riviera e Toscolano Maderno hanno ad esempio aderito in un progetto comune che prevede una spesa di 43.200 euro per riqualificare la rete sentieristica che da Verghere porta al rifugio Pirlo e successivamente verso il bivacco del monte Pizzocolo. A Gargnano invece, 21.600 euro saranno destinati alla sistemazione dei sentieri montani Sasso-rifugio alpini Briano, Bocca Magno-Nangui e Cà vecia-ponte Vincerino. Tignale ha invece deciso di riqualificare con 21.670 euro complessivi, tre tratti montani: il sentiero del monte Cas, quello di Forca-Acquasinega e il sentiero che dalla Forca conduce a Cima Piemp.

Più o meno dello stesso importo, 21.600 euro, è l’intervento stimato dal limitrofo comune di Tremosine per la manutenzione di alcuni tratti di sentieri nella valle di Bondo: oltre alle ripuliture e la posa di nuove segnovie, è prevista la creazione di una passerella in legno per facilitare il guado del torrente, tavoli da pic-nic e un area giochi nella zona attrezzata già esistente in valle.

«LA FINALITÀ - spiega la direttrice del parco Beatrice Zambiani – è di valorizzare i percorsi dell’entroterra per favorire il turismo in zone decentrate, permettendo allo stesso tempo anche una permanenza sostenibile dei residenti». L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale fino a una misura massima del 50% della spesa, elevata fino al 90% per i Comuni con popolazione non superiore ai 3 mila abitanti e Comuni montani che non superano i 5 mila abitanti.

«In questi giorni – spiega Beatrice Zambiasi - stiamo raccogliendo i progetti degli interventi presentati dai Comuni aderenti al parco e predisposti dal Consorzio forestale “Terra tra i due laghi“, da inoltrare in Regione per l’erogazione dei contributi». E sono «sentieri» finanziari che vale la pena percorrere. L.SCA.

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