«Soluzioni
innovative
per battere
il traffico»

In relax sul Garda veronese
In relax sul Garda veronese
In relax sul Garda veronese
In relax sul Garda veronese

Hanno l’autostrada del Brennero, che arriva dritta dalla Germania; hanno Gardaland, che fa numeri stratosferici; non hanno le gallerie e il traffico della 45 bis: tutte le fortune, per i «cugini» della sponda veronese.

Eppure anche il Garda veneto ha il problema delle code e degli intasamenti sulla Gardesana orientale, ed è un problema che va affrontato. Per cui, pur forti dei loro 5 milioni e mezzo di presenze in più, gli operatori veronesi non si cullano sugli allori.

«È VERO che non ci sono tunnel come nell’alto Garda bresciano - afferma il presidente del Consorzio turistico lago di Garda Veneto, Paolo Artelio – però anche da noi la strada che collega il nord con il sud del lago è una sola: inevitabili i problemi».

Soluzioni alternative? «L’idea che proveremo a studiare bene per la prossima stagione - spiega Artelio – è di far utilizzare maggiormente i mezzi della Navigarda: il lago dovrebbe diventare come Venezia, dove ogni trenta minuti sono disponibili delle corse con i battelli. In questo modo potremmo togliere parte del traffico dalle strade, magari utilizzando battelli elettrici per rendere il lago una destinazione ancor più ecologica. Non è una soluzione a breve scadenza, ma nel medio-lungo periodo può diventare percorribile».

E sulla terraferma nel frattempo? «Dovremmo innanzitutto fare un monumento ai nostri ospiti, che nonostante tutto ci sono fedeli negli anni. Un aiuto alla viabilità, nelle tratte di breve percorrenza, deve arrivare dalle numerose ciclabili già esistenti: noi dobbiamo incentivarne l’uso, magari invogliando all’utilizzo delle bici elettriche o a pedalata assistita, realizzando stazioni di ricarica lungo i percorsi». L.SCA.

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