Stalking
a Desenzano
«Spesso solo
sospetti»

Stalking a Desenzano
Stalking a Desenzano
Stalking a Desenzano
Stalking a Desenzano

A Desenzano è ancora l’argomento del giorno: un’aggressione in pieno centro, per fortuna solo sfiorata grazie al pronto intervento della Polizia di Stato, il coraggio di una donna di 43 anni che è riuscita a denunciare l’ex fidanzato, un 62enne (ora ai domiciliari) con cui aveva condiviso anche la vita lavorativa. I casi registrati non sono tanti, circa uno all’anno: ma l’attenzione rimane altissima.

SOLO POCHI mesi fa era stata organizzata una fiaccolata di solidarietà per le vittime di violenza. «Ci sono i casi che conosciamo, quelli che conoscono le forze dell’ordine - spiega l’assessore ai servizi sociali Antonella Soccini - ma purtroppo esiste anche il sommerso. Tante volte abbiamo dei sospetti, delle ipotesi, ma non sempre le donne hanno la forza di aprirsi. Si comincia perdendo la propria serenità, l’autostima, si arriva addirittura ad autocolpevolizzarsi. Spesso è come una sconfitta. E succede a italiane e straniere, di qualsiasi ceto sociale. Anzi: più il ceto sociale si fa importante - osserva l’assessore - più diventa difficile che la donna abbia la forza di raccontare di minacce o violenze. A volte è un problema culturale: siamo nel 2017, ma ci sono ancora uomini convinti che sia loro diritto decidere per la propria moglie o compagna». L’appello è quello di farsi coraggio e denunciare. E attenzione: lo stalking e la violenza possono essere a doppio senso. «In cinque anni una sola volta un uomo si è rivolto ai servizi sociali - conclude Soccini - ma siamo convinti ce ne siano altri, e che facciano ancora più fatica ad ammetterlo».A.GAT.

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