«Tav pronta fra 36 mesi? Non ci crediamo»

di Alessandro Gatta
Il viceministro Del Basso De Caro
Il viceministro Del Basso De Caro
Il viceministro Del Basso De Caro
Il viceministro Del Basso De Caro

La Tav del Garda pronta in 36 mesi? Difficile, difficilissimo. Se non addirittura impossibile. Ne è più che convinto Gabriele Lovisetto, segretario del Comitato Parco Colline Moreniche, una delle più attive associazioni ambientaliste del basso lago: «Nient’altro che propaganda, una boutade politica per rassicurare gli industriali».

Il riferimento è alle dichiarazioni di Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario ai Trasporti, che l’altroieri a Verona ha sorpreso tutti con un annuncio clamoroso e inaspettato: «La settimana prossima il Cipe metterà il timbro sul progetto esecutivo, poi i lavori per la Brescia-Verona saranno appaltati e si concluderanno in 36 mesi».

DICHIARAZIONI che un po’ cozzano con i rilievi presentati sul finire di dicembre dal Consiglio superiore dei lavori pubblici, secondo cui (almeno per quanto riguarda il progetto definitivo, in attesa dell’esecutivo) ci sarebbero tanti aspetti da rivedere.

«Il Consiglio superiore dei lavori pubblici - ricorda Lovisetto - ha rilevato inadempienze tutt’altro che minimali. Anche se il suo parere non è vincolante, l’adeguamento sismico, ad esempio, implica l’immediata riprogettazione almeno dei 17 chilometri di gallerie previsti, 7 dei quali fra Lonato e Desenzano. Con un’impennata di tempi e costi: dagli attuali 70 forse fino a 100 milioni al chilometro. E ancora: il Consiglio ha rilevato che anche la Vas sarebbe da rifare, perché i passaggi tecnici risalgono ancora al 2003. E allora chi ha ragione? Le dichiarazioni di De Caro sono da prendere con le pinze. Anche perché il progetto esecutivo non c’è ancora».

Anche Rfi, tramite l’ad Maurizio Gentile, aveva ridimensionato i rilievi del Consiglio superiore: «Tutti i rilievi che non stravolgono il programma finanziario verranno recepiti in sede di progettazione esecutiva».

MA IL TEMA economico non è da poco: la Brescia-Verona non risulta nemmeno completamente finanziata. E anche sulle tempistiche i dubbi sono tanti. «Le previsioni di De Caro ci sembrano molto ottimistiche - commenta Daniele Nottegar dei No Tav Brescia-Verona - perché smentiscono pure i documenti ufficiali, dove si legge che ci vorranno più di 7 anni».

Perplessità anche da parte del sindaco di Desenzano, Rosa Leso, contraria alla costruzione di un nuovo corridoio fra le colline moreniche: «La nostra posizione non cambia: noi siamo favorevoli solo al potenziamento della tratta esistente, adeguando la linea storica in modo che i treni veloci possano fermarsi a Desenzano. Per quanto riguarda le dichiarazioni di De Caro ne prendiamo atto, non abbiamo elementi per sapere se ha ragione o meno. Ma chi le ha fatte dovrà assumersi le proprie responsabilità».

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