Un lifting da 1,5 milioni di euro per una casa di riposo «deluxe»

di L.SC.
Lavori in corso per l’ampliamento della casa di riposo di Tignale
Lavori in corso per l’ampliamento della casa di riposo di Tignale
Lavori in corso per l’ampliamento della casa di riposo di Tignale
Lavori in corso per l’ampliamento della casa di riposo di Tignale

Sono iniziati a Tignale i lavori per l’ampliamento e la riqualificazione della casa di riposo, a chiudere felicemente un iter burocratico iniziato nel 2012. «Da tempo il Comune e l’Azienda Speciale si erano attivati per ampliare la struttura - spiega il sindaco Franco Negri - anche alla luce del fatto che l’andamento demografico vede un innalzamento dell’età media». Oggi la popolazione di Tignale per circa il 18% è costituita da over 75 enni, il 44% dei quali vivono soli e il 30% con un solo compagno o compagna. «LA PRESENZA di una rete famigliare a supporto della persona anziana è importante e ancora ben evidente a Tignale - prosegue il sindaco Negri - ma siamo consapevoli che i ritmi della vita di oggi non consentono a tutti di seguire i parenti a tempo pieno». Un dato su tutti: alla data odierna la casa di riposo di Tignale ha una lista d’attesa di 50 persone, di cui 4 residenti e 10 dei comuni confinanti. I lavori prevedono un investimento di 1,5 milioni di euro e sono finanziati mediante un conto ipotecario e un contributo di 200.000 euro di Fondazione Cariplo, che si aggiunge ai 100.000 euro che il Comune donerà alla propria partecipata in virtù dei servizi che la stessa erogherà in ambito socio-sanitario. Attualmente è in corso la demolizione l’immobile adiacente, il cui spazio sarà utilizzato per la creazione di un nuovo edificio antisismico. I piani saranno allineati con l’immobile a fianco che diverrà comunicante con la nuova ala. Al piano terra ci saranno i poliambulatori, il punto prelievi, i nuovi uffici, una nuova e più ampia palestra e una camera mortuaria. Gli altri spazi al primo e secondo piano saranno invece destinati alla creazione di mini alloggi protetti. «Si sta valutando - spiega Negri - la possibilità di realizzare anche un’area destinandola alla creazione di una comunità alloggio sociale, rivolta a persone anziane ancora parzialmente autosufficienti ma in condizione di particolare fragilità e vulnerabilità sociale». L’intento è di creare in circa un anno di lavori degli alloggi protetti per consentire alle persone anziane di mantenere il più a lungo possibile l’autonomia residua. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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