Un piccolo esercito di comparse in coda per il film su D’Annunzio

Sarà che i tempi sono quello che sono, e 87 euro al giorno in più in tasca (anche se lordi) non possono che fare comodo; o forse sarà semplicemente il fascino irresistibile della settima arte, che non smette di esercitare la sua magnetica attrazione su aspiranti attori e comparse in cerca dei proverbiali cinque minuti di celebrità. Fatto sta che all’appello lanciato dalla produzione del film dedicato agli ultimi giorni di vita di Gabriele D’Annunzio hanno risposto in centinaia. Talmente tanti che i responsabili dei casting per «Il cattivo poeta» sono stati costretti ad aggiungere alle iniziali due date, già previste a Gardone, un’altra giornata di selezioni in città. «CONSIDERATO che tanti arriveranno al casting senza telefonare - spiega il responsabile Diego Somigliana - la decisione è stata inevitabile». Del resto stiamo parlando di quasi quattro settimane di riprese, dal 14 gennaio agli inizi di febbraio: a Gardone e un paio di giorni anche a Brescia. «Il resto verrà poi realizzato a Roma». Top secret il nome dell’attore che interpreterà il Vate: «Per ovvi motivi professionali - aggiunge Somigliana - non possiamo anticipare nulla: sarà in ogni caso un bravo e importante attore italiano». La pellicola verrà poi destinata alla distribuzione nelle sale cinematografiche. Come detto nei giorni scorsi, la casa di produzione Ascent Film necessita di oltre 200 comparse residenti in zona, nonché «figurazioni speciali» con capacità attoriali. LE DUE GIORNATE previste per i casting a Gardone Riviera, sono state organizzate nella frazione di Fasano, nella sede dell’associazione La Rata in via Cipani, nei giorni di lunedì 10 dicembre e giovedì 13 dicembre dalle 15 alle 19. L’altra data aggiunta alle due già inizialmente comunicate, sarà invece al Moca di Brescia, l’ex tribunale di via Moretto, nella giornata di mercoledì 12 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19. I casting saranno curati da Diego Somigliana per conto di Ascent Film, in collaborazione con Brescia Film Commission. Avviso agli interessati: per questa nuova produzione in costume ambientata negli anni Trenta, non sono ammessi capelli tinti, tatuaggi e piercing in vista, né tantomeno sopracciglia ritoccate. Sempre rimanendo in ambito «trucco e parrucco», è prevista anche la disponibilità per la trasformazione in corso d’opera di baffi, pizzetti vari e basette che, per inciso, in quel particolare momento storico erano molto alte e molto corte. «Se può servire alla causa - anticipa Diego Somigliana - cerchiamo persone che assomiglino ad alcuni personaggi che in quel periodo frequentavano D’Annunzio: oltre ai figli del Vate, Galeazzo Ciano, l’intellettuale Giuseppe Bottai, Adalberto il duca di Bergamo, Giovanni Host Venturi e il futurista Marinetti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA