Un ulivo alieno nei giardini del Gladiatore

Ulivi «non classificati» nella zona della villa romana di ToscolanoIl Gladiatore del film: figura ispirata dal «bresciano» Marco Nonio
Ulivi «non classificati» nella zona della villa romana di ToscolanoIl Gladiatore del film: figura ispirata dal «bresciano» Marco Nonio
Ulivi «non classificati» nella zona della villa romana di ToscolanoIl Gladiatore del film: figura ispirata dal «bresciano» Marco Nonio
Ulivi «non classificati» nella zona della villa romana di ToscolanoIl Gladiatore del film: figura ispirata dal «bresciano» Marco Nonio

Luciano Scarpetta Scoperta una nuova varietà di olivo, una tipologia di pianta che non era mai stata ufficialmente classificata: lo ha certificato l’Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp-Cnr) del Consiglio nazionale delle ricerche, che ha evidenziato le peculiarità sorprendenti di alcuni olivi secolari del promontorio di Toscolano Maderno. IL CENTRO del Cnr ha inviato ad Aipol, l’Associazione dei produttori olivicoli lombardi, il risultato degli esami sui campioni inviati da Sergio Cozzaglio, l’olivicoltore che si prende cura dell’area di proprietà comunale nei pressi della villa romana dei Nonii Arrii, a pochi passi dal lago: piante che hanno un Dna diverso da tutte le altre varietà di ulivo conosciute. Si dice che l’antico romano padrone di casa fosse la figura che ha ispirato la saga cinematografica del «Gladiatore». Un po’ realtà, un po’ fantasia. Il dato scientifico certo è invece quello che riguarda l’unicità delle «sue» piante. È qui che Cozzaglio ha individuato la nuova varietà di olivo: oltre duecento piante quasi tutte ultracentenarie, sia all’interno del sito archeologico sia nell’area esterna, vicino alla Curia e nella zona del Vialone. «Appena preso in affidamento l’oliveto - racconta - mi sono accorto di queste piante “strane”, che non hanno similitudini con quelle locali: producono tante olive e maturano più in fretta delle altre varietà. Nel 2016 ho inviato i campioni al Cnr, che dopo mesi di attesa, grazie all’interessamento di Aipol, ha inviato i risultati». LE CARATTERISTICHE di questa varietà lasciano spazio alle più svariate supposizioni: la ricerca del genoma ha evidenziato infatti parentele con il Moraiolo, varietà umbra e toscana. «Sarà da capire - aggiunge Cozzaglio - l’origine di queste piante. Magari sono figlie di una stessa pianta nata da seme e propagata, oppure si tratta di piante portate da qualche religioso». Sergio Cozzaglio con la moglie conduce a Toscolano l’azienda agricola La Zadruga, occupandosi della cura di quasi un migliaio di olivi sparsi nel Comune: «Tutto è partito con il desiderio di recuperare oliveti abbandonati per sviluppare le biodiversità olivicole». Una passione che nel 2012 l’ha portato anche a vincere ad Ascoli Piceno il titolo tricolore di potatura. QUESTA SCOPERTA è sensazionale, conferma il direttore di Aipol, Emanuele Ghirardelli: «Dal Cnr ci hanno invitato ad approfondire le ricerche. Per il Garda si tratta di un evento - spiega - perché se vogliamo competere con gli altri mercati, dobbiamo distinguerci producendo olio caratteristico e tipico del territorio. Il fatto poi che questa nuova varietà provenga da oliveti storici, è rilevante». •

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