Una chiazza biancastra
«soffoca» il fiume Chiese

La schiuma biancastra e maleodorante comparsa ieri sul Chiese
La schiuma biancastra e maleodorante comparsa ieri sul Chiese
La schiuma biancastra e maleodorante comparsa ieri sul Chiese
La schiuma biancastra e maleodorante comparsa ieri sul Chiese

Un’estesa chiazza biancastra striata di marrone e maleodorante ha invaso nel tardo pomeriggio di ieri il fiume Chiese all'altezza della diga di Acquafredda. L’ennesimo episodio di inquinamento è stato scoperto da un gruppo di cicloturisti che stava percorrendo in mountain bike l’alzaia del fiume.

Scattato l’allarme sul posto sono intervenuti i tecnici delle autorità sanitarie territoriali che hanno prelevato dei campioni di acqua e della sostanza. Dai primi riscontri potrebbe trattarsi dell’ennesimo sversamento abusivo di liquami. La cappa biancastra ha continuato a defluire fino a tarda notte.

La tregua insomma è durata davvero poco e dopo l’acqua giallastra che per settimane ha avvelenato il tratto di fiume all’altezza del ponte di Borgosotto a Montichiari, nel Chiese sono tornati a defluire veleni. Da queste parti l'ultimo episodio di inquinamento si era verificato in primavera, quando nel fosso Boccanuova, una derivazione del vaso Seriola, non troppo distante dal fiume, era stata registrata una moria di gamberi che aveva destato apprensione tra i residenti di Acquafredda. V.MOR.

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