Gestione profughi,
Chiari verso
il «fai da te»

di Massimiliano Magli
Accoglienza dei profughi: Chiari ha deciso di aderire allo  Sprar
Accoglienza dei profughi: Chiari ha deciso di aderire allo Sprar
Accoglienza dei profughi: Chiari ha deciso di aderire allo  Sprar
Accoglienza dei profughi: Chiari ha deciso di aderire allo Sprar

Mai più profughi gestiti da privati. Chiari va controcorrente e annuncia l’adesione del Comune allo Sprar, «per non essere tagliati fuori da una partita socialmente delicata come quella dell’accoglienza», afferma il sindaco Massimo Vizzardi. La scelta nasce dalla valutazione negativa sulle cooperative e i privati che si sono prese cura dei richiedenti asilo. «Abbiamo avviato una consultazione con tutta la rete sociale della città - afferma Vizzardi -, per vagliare la disponibilità delle associazioni a farsi carico, assieme al Comune, dell’accoglienza, mettendo a disposizione la propria esperienza oltre che la propria generosità».

A SEGUIRE LA PARTITA è il presidente del Consiglio comunale Alessandro Gozzini che ha già condotto una prima serie di consultazioni. L’adesione al Servizio protezione richiedenti asilo e rifugiati che sembra ormai dietro l’angolo è una bocciatura al sistema che ha portato a Chiari 24 stranieri. «Ho da sempre criticato l’attribuzione non condivisa di richiedenti asilo - spiega Vizzardi - e credo che lo Sprar ci consentirà invece di avere una piena conoscenza di ciò che accade: disporre di adeguato preavviso sugli arrivi, conoscenza tempestiva delle nazionalità previste, organizzazione autonoma delle destinazioni ed eventuale studio delle mansioni da attribuire a chi arriva. Ben altra cosa - conclude Vizzardi - è la situazione attuale, che mette nel caos la città, presta il fianco a strumentalizzazioni politiche e non garantisce al Comune la possibilità di finalizzare la presenza dei richiedenti asilo».

A QUESTO il primo cittadino aggiunge «i rischi di speculazione a cui è esposto il fenomeno degli sbarchi in Italia». Attualmente Chiari accoglie 24 richiedenti asilo, tra pachistani e ivoriani, i primi sistemati in centro storico i secondi nei locali sfitti di Borgo Marengo. L’attribuzione totale è di 51 immigrati. «Soltanto teorica - precisa Vizzardi - e in ogni caso pretenderemo dalla Prefettura che, se adotteremo lo Sprar, anche gli attuali immigrati possano essere sottoposti a tale sistema di controllo, poiché i Centro di accoglienza straordinaria) affidati alle cooperative non ci hanno mai convinto». La svolta dell’esecutivo è subito finita nel mirino della Lega Nord. «Grazie al sindaco - osserva il segretario del Carroccio Alessandro Cugini -sul territorio comunale nel 2017 è prevista una nuova ondata di profughi e clandestini».

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