Con l’Harley
contro il camion,
muore 57enne

di Paola Buizza
Con l’Harley contro il camion
Con l’Harley contro il camion
La strage infinita. FOTOLIVE

Un saluto agli amici con i quali condivideva la passione per le Harley Davidson al bar «Moretti» in largo Illa Romagnoli e poi via, in sella alla sua Sportster per iniziare una nuova giornata di lavoro alla Fidelitas. Ma per Marco Bonomi, guardia giurata di 57 anni, la vita si è spenta come il rombo della sua amata due ruote su quel tratto di via Padana Superiore percorso più e più volte da quando si era trasferito a Castegnato diciotto anni fa.

Eppure ieri mattina qualcosa lo ha tradito. Forse un malessere o una perdita di controllo della sua amata due ruote. Saranno i rilievi della Polstrada e l’autopsia disposta sul corpo di Bonomi a dare le risposte utili per chiarire causa e dinamica di un incidente impressionante. Il centauro dopo aver lasciato la sua abitazione di via Mazzini ed essersi fermato per un saluto agli amici, era risalito in sella alla sua Harley per raggiungere il posto di lavoro. Dalla sp 45 si era immesso su via Padana Superiore diretto verso Brescia quando all’altezza della ditta Teci ha perso il controllo della sua motocicletta ritrovandosi così sulla traiettoria di un camioncino che stava arrivando dal senso opposto di marcia. Il conducente, un veneziano di 53 anni, non ha potuto far nulla per evitare Marco Bonomi il cui corpo è stato sbalzato dalla due ruote andando a sbattere contro il camioncino in modo così violento da spaccare il casco a metà. La Harley Davidson ha continuato la sua corsa in solitaria per circa 160 metri prima di cadere sull’asfalto davanti ai cancelli della ditta Mollo noleggi. Molto più indietro, esanime, il corpo del 57enne, travolto in modo inesorabile.

L’ELOQUENZA silenziosa della scena cristallizzata pochi minuti dopo le 9.30 di ieri a Castegnato ha lasciato sgomenti non solo i soccorritori, ma le tante persone in transito con mezzi privati o pubblici, necessariamente costretti al fermo di marcia per permettere i rilievi della Polizia Stradale, arrivata con le pattuglie di Brescia, Salò e Iseo. Via Padana Superiore è stata raggiunta anche da un’ambulanza e un’auto medica, ma al personale di soccorso è parso subito evidente che ogni intervento sarebbe stato inutile. Bonomi era già morto.

La strada è stata chiusa per oltre tre ore per i rilievi di rito che ieri sono stati svolti con l’ausilio di «Top Crash», uno strumento di rilevazione digitale. Tre lunghe ore durante le quali il corpo del 57enne, coperto da un telo dorato, è rimasto sull’asfalto in attesa dell’arrivo delle pompe funebri, davanti agli occhi di uno dei due figli che è stato fra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente. Una scena straziante, una perdita dal dolore devastante per la moglie Silvana, che lavora al Civile, per i figli Luca e Matteo, rispettivamente di 28 e 20 anni e per tutti gli amici e i conoscenti del 57enne che hanno voluto lasciare un proprio ricordo sulla pagina Facebook del centauro. «La tua allegria era contagiosa....continua a sorridere tra gli angeli», si legge in un post, mentre altri citano un saluto che probabilmente Marco Bonomi faceva spesso e che mancherà a molti: «ciao famiglia». La data dei funerali non è stata ancora fissata. Prima dell’ultimo saluto bisognerà attendere l’esito dell’autopsia.

Ha collaborato Giuseppe Orizio

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