L’esposizione
per la legge
è sacrosanta

Chi si oppone all'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche contesta la violazione del principio di laicità professato dallo Stato italiano. Il Consiglio di Stato si è pronunciato a favore della presenza del crocifisso nelle aule scolastiche con un parere del 1988 e uno del 2006.

LA CORTE EUROPEA per i diritti dell'uomo in primo grado nel 2009 aveva stabilito che il crocifisso nelle aule è «una violazione del diritto dei genitori a educare i figli secondo le loro convinzioni e del diritto degli alunni alla libertà di religione», imponendo all'Italia un risarcimento di 5.000 euro per danni morali. Sentenza poi ribaltata in secondo grado nel 2011 quando la Grand Chambre, con 15 voti a favore e due contrari, ha assolto l'Italia accettando la tesi in base alla quale non sussistono elementi che provino l'eventuale influenza sugli alunni dell'esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche.

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